Qui sotto la traduzione di alcune righe salienti dell'articolo "Las Malvinas are ours": New Argentinian Pope Francis has hard line on Falkland Islands overo "Le Malvinas sono nostre: il nuovo Papa argentino Francesco ha una linea dura sulle isole Falklands", scritto da Damien Fletcher e pubblicato sul sito del media britannico Mirror il 14 marzo 2013 (http://www.mirror.co.uk/news/world-news/pope-francis-hard-line-falkland-1762205).
Il Papa Francesco è stato un appassionato portavoce delle rivendicazioni della sua nazione sulle isole Falkland, note agli argentini come Las Malvinas.
Ad Aprile dell'anno scorso, in occasione di una messa di commemorazione a Buenos Aires per il 30° anniversario del conflitto delle Falklands, egli ha affermato: “Siamo venuti a pregare per tutti quelli che sono caduti, figli della patria che sono andati a difendere la propria madre patria, e reclamare quello che è loro, che è della patria, e che è stato usurpato.” Ed un anno prima egli ha esortato la gente a “non dimenticare quelli che sono caduti durante la guerra ” dal momento che essi hanno “sparso il loro sangue sul suolo argentino”.E' stata riportata anche la sua affermazione: “Le Malvinas sono nostre.”
Sono questi i discorsi di un uomo di pace? I discorsi di una persona che prende il nome di Francesco perchè afferma di volere essere un uomo di pace? E ricordiamolo, non si tratta di parole pronunciate 30 anni fa, ma appena pochi mesi prima della sua elezione al soglio pontificio. Chi ancora vuole credere alla favoletta del papa buono dovrebbe ricredersi dopo avere letto questa testimonianza.
Costui è un lupo travestito da agnello.Per la prima volta nella storia della chiesa è stato eletto un gesuita; generalmente l'ordine dei gesuiti controlla il potere temporale ed anche il Vaticano manovrando nell'occulto (vedi http://www.crom.be/it/documenti/la-pista-gesuita), ma adesso escono allo scoperto ed occupano il soglio pontificio.
Per chi sa come i potenti della Terra sono in grandissima maggioranza controllati dai gesuiti (quanto meno sono ex allievi delle loro scuole elitarie, come Monti, Draghi, Van Rompuy ... lo testimonia persino un articolo del quotidiano L'unità: http://www.unita.it/italia/spadaro-draghi-monti-br-van-rompuy-gesuiti-al-comando-1.356157), l'elezione di un papa gesuita significa molto probabilmente che:
- i Gesuiti stanno per giungere al culmine di tutti i loro brogli e presentono ormai la fine di un piano elaborato sull’arco di quasi mezzo millennio. Confidando nel loro imminente successo, osano ora presentarsi alla luce del giorno;
- attualmente stiamo per passare dall’antica religione mondiale (il cattolicesimo) alla nuova religione mondiale. Per operare questo difficile passaggio, i Gesuiti hanno bisogno di un uomo assolutamente affidabile, che ubbidisca «come un cadavere» alle istruzioni dell’Ordine: Benedetto XVI non era sicuramente adatto a tal fine. Avevano quindi bisogno di uno dei loro, tenuto sotto osservazione fin dalla sua gioventù e addestrato come si deve durante molti anni di «esercizi spirituali»
Lettura caldamente consigliata (e non pensiate che sia fantascienza) su un possibile scenario che potrebbe dispiegarsi da qui a qualche anno:
http://www.crom.be/it/documenti/operazione-blue-beam