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Un parco pubblico sequestrato da dei balordi dal 2006 e le responsabilità della Polizia Municipale. Lettere accorate da Roma Est

Creato il 12 luglio 2013 da Romafaschifo
Un parco pubblico sequestrato da dei balordi dal 2006 e le responsabilità della Polizia Municipale. Lettere accorate da Roma Est
Un parco pubblico sequestrato da dei balordi dal 2006 e le responsabilità della Polizia Municipale. Lettere accorate da Roma Est
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Un parco pubblico sequestrato da dei balordi dal 2006 e le responsabilità della Polizia Municipale. Lettere accorate da Roma Est Caro Romafaschifo,
dal 2006 la Polizia Municipale fa occupare il parco di Via Adolfo Giaquinto; lo fa occupare da dei balordi, ubriachi, psicopatici, coprofili, pericolosi; vi partecipano 2 soggetti delle forze dell'ordine.
Nonostante migliaia di telefonate anche in emergenza e centinaia di Esposti anche collettivi del comitato, i vigili urbani fanno violare l'Art. 1 del Regolamento per il quale si fanno pagare (Reg.  polizia urbana) (Occupazione suolo pubblico), da 7 anni tutto il giorno: questi sbandati entrano e chiudono il cancello con una catena, impedendo l'accesso a chiunque, per ore ed ore, da 7 anni, dalle 5 alle 2 di notte.  Lasciano il parco e i dintorni coperti di cicche ed escrementi; un abbaiare continuo (nonostante la zona cani comunale stia a 70 metri), un quartiere impedito ad accedere ad un parco.
Ai bambini e i genitori dell'asilo di fronte (asilo De Sanctis) è impedito di entrare, nonostante tutti e aanche Marino, a parole, dicano di interessarsi ai bambini.
La presenza costante di questi ubriachi può configurare il reato di stalking: il tutto è noto a carabinieri, vigili, e polizia, e a tutte le "istituzioni" italiane: 8° municipio ora 6° (Lorenzotti, ora Scipioni), al Comune Santori, Belviso, e Alemanno, anche al "sindaco" Marino, anche al "prefetto" Pecoraro, al "ministro dell'interno" Cancellieri.  Una squadra di inetti scaldasedie che in 25 mesi (anzi 6 anni) non è stata capace di liberare un luogo pubblico occupato alla luce del sole.
Si tratta delle tipiche inettitudine e omertà delle pubblica amministrazione italiana, in cui nemmeno uno tra centinaia di dipendenti pubblici fa nemmeno 1/1000 del suo lavoro.
I vigili urbani del 8° Municipio hanno fatto una prima irruzione nel Febbraio 2011 in casa di alcuni del comitato: ovviamente senza giustificazione (il problema non riguarda un luogo privato), aggredendo a grida le famiglie, con maleducazione estrema, vessazioni, intimidazioni, e velate minacce; omertà totale (nessun verbale), silenzio-assenso all'occupazione ininterrotta.  Sentendosi protetti i balordi hanno danneggiato proprietà private (negozi, auto, vetrine, porte).
Per questa spedizione il loro capo diretto, il "vigile" Di Maggio, responsabile del comportamento dei 2 vigili e al corrente della cosa, è stato promosso dall'8° municipio a vicecomandante dalla polizia municipale di Roma: questo spiega molte cose.
La seconda spedizione punitiva è avvenuta contre vigili, per precisa responsabilità della Polizia municipale, del Ministero dell'interno, dei vigili Di Maggio e Giuliani, di Santori, della Belviso e di Alemanno: il 8/6/11 prima si sono fatti riconoscere dai balordi che costantemente occupano il parco poi, ovviamente ancora senza alcuna giustificazione e nessuna autorizzazione di nessun magistrato, sono entrati in casa di una famiglia del comitato anche contro il loro volere.  Uno dei balordi comprendendo da quale parte erano e sono schierati i vigili, le forze dell'ordine tutte e il Comune di Roma, sentendosi intoccabile (viola l'Art. 633 CP tutto il giorno) ha minacciato la famiglia, che alle 16.30 stava riposando in casa propria: in flagranza di reato alla Polizia municipale, lì presente, è stata fatta notare la minaccia: la Polizia municipale e il Ministero dell'interno hanno omesso il loro dovere d'ufficio, non solo di vigili e di (come amano gridare) "pubblici ufficiali" e di istituzioni, ma anche di esseri umani.  Anche un bambino molto piccolo in caso di minaccia interverrebbe subito responsabilmente, quantomeno identificando le persone e imponendo di esplicitare le intenzioni.
A causa dell'inettitudine della Polizia Municipale, e sotto minaccia, la famiglia dovette... chiamare il 113: la polizia di stato fu informata dell'imminenza di una aggressione fisica e di una violazione di domicilio, riferendo in chiaro "ci sono dei vigili che non vogliono uscire di casa". La polizia intervenne con la sue proverbiali prontezza e professionalità... dopo appena 40 minuti, "all'italiana":  non fece nulla, nemmeno identificò l'autore delle minacce, non identifica chi si rifiutava di uscire da un domicilio privato, non fece alcun verbale: un prodotto italiano doc, perfetto esempio di cialtroneria italiana, una prova da Guinnes dell'approssimazione e dell'incompetenza estreme.
Questa seconda spedizione punitiva fu registrata tutta. Tutti i fatti incluse le voci degli "agenti" sono noti a tutte le istituzioni mafiose italiane, fino a quella diretta da un certo Giorgio N.; addirittura tramite Internet ne sono state informate tutte le ambasciate straniere in Italia, 159 nazioni, tutto il mondo sa cosa sono la polizia municipale, le forze dell'ordine italiane, il ministero dell'Omertà (interno) e le "istituzioni" italiane.
Un quartiere controllato fisicamente da psicopatici armati noti alle forze dell'ordine, balordi, ubriachi, coprofili, molestie continue, intimidazioni, minacce, degrado totale (escrementi ovunque, anche nelle case, anche al "nuovo" mercato rionale).  Tutti gli atti legali possibili sono stati avviati: manca solo che almeno uno di queste migliaia di inetti faccia il suo lavoro.  Centinaia di migliaia di euro di danni.
Paolo Conti (Corriere della Sera) afferma che i vigili urbani di Roma sono indecenti, e sono un peso per la società : è ottimista.
Questi vigili, maleducati come i dirigenti delle FFOO, sanno solo dire o "non è nostra competenza" o gridare "favorisca i documentiiiii"; il bello è che fanno le figure di cacca da soli, senza che nessuno glie lo chieda o che li metta in difficoltà: gli viene naturale e automatico.
Vita quotidiana impossibile, socialità ad un quartiere impedita fisicamente, stato di minaccia; vessazioni, liti e insulti (hanno evidenti tratti di disturbo antisociale di personalità, ricercano l'attenzione ma in modo provocatorio; nemmeno un bambino si approprierebbe fisicamente di un luogo pubblico, alla luce del sole, richiamato da tutto il quartiere).
Visto che il Comune di Roma e il ministero dell'interno sono diretti da imbecilli, mi sono rivolta a Ridolini, un blogger antidegrado del nutrito e civile contesto romano: lui ha messo tutto in rete.

  • Qui puoi sentire come si comportano i vigili urbani  e leggere una parte della trascrizione;
  • qui leggi i nomi di tutti i NOSTRI dipendenti che stanno scaldando le sedie, e le "istituzioni" relative ;
  • ti invio alcune foto che, ripeto, sono note a tutto il mondo
Ti informerò degli sviluppi. Marino sta proseguendo l'opera omertosa dei suoi compagni di merende.
Complimenti per il blog e per lo stile; molto umilmente sottolineerei più le responsabilità degli amministratori e dei lavoratori del Comune, che non quella dei singoli romani (che comunque meritano sonore sculacciate)
A. B.

P.S. Ridolini ti considera il "padre" del suo blog, insieme alle decine di altri civilissimi blog romani state dando una sveglia ai "giornalisti" e agli amministratori. Complimenti.

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