Fune o Amu è stato tradotto come Il grande viaggio ma io lo tradurrei, in maniera sicuramente più rielaborata La buona navigazione
Un film made in Japan che è passato sotto gli occhi di tutti senza provocare grande clamore: infatti siamo stati tanto presi da La grande bellezza da non riuscire a dedicarci intelligentemente ad altri titoli. Questo prodotto cinematografico rientra in quei film che non ti aspetteresti mai di vedere nella tua top five, in quei film che nel trailer ti sembrano voler trattare un noioso viaggio morale e che invece sin dall'inizio ti sorprendono nella loro semplicità, in quei film dall'ora veloce, come li chiamo io, ovvero quelli durante i quali l'orologio non sembra tartassarti ma anzi non sembra neanche scandire il tempo. The Great Passage è tutto questo e in realtà è anche molto altro (i giapponesi mi sorprendono sempre, sono famosi per gli anime o per i film di genere horror e fantasy ma secondo me riescono ad analizzare certi sentimenti meglio di tanti altri, come in questo film).
Capita a chiunque di essere timido, di non riuscire a emettere nessun tipo di suono, di non trovare le parole o la capacità per aprirsi agli altri: in questo film la sintesi di tutte queste caratteristiche, comuni a migliaia di individui, è rappresenta da Majime ("Serio" in giapponese).
Il film analizza il passare del tempo e il mutare delle persone, di come a volte i vocaboli hanno il loro significato (come a voler ribadire che la grandezza delle parole è più grande di quella fisica), di come la vecchiaia non fa altro che accrescere i nostri sogni e portarli anche alla fine, ma soprattutto di come dietro alle piccole cose si nasconda un panorama basato su decine di persone.
Il dizionario qui non svolge solo il mero ruolo di essere il fulcro di un progetto lavorativo ma diventa l'essenza della vita stessa dei protagonisti, questi lo sognano, si disperano, sono felici, sono stanchi e assonnati, si ammalano per esso.
La regia è stata fenomenale nel gestire l'intero andamento del film: non c'è mai una scena vuota, ogni singolo istante regala allo spettatore ora una perla di saggezza ora una lacrima ora una travolgente risata.
Questo è ciò che rappresenta a grandi linee quest'opera, un piccolo diamante in cumuli di grafite. VOTO FINALE: