Un pomeriggio di novembre

Da Beadsandtricks

Che strano per me scrivere un post nel pomeriggio... sono proprio una maestrina precisina come mi dice qualcuno! Scrivo sempre la mattina e ho abbastanza chiaro cosa scrivere. Oggi no. Da un po' di tempo la mia vita va così. E io forse mi attacco alle abitudini, alle poche certezze che ho, tenacemente. Poi, quando qualcuna di queste certezze vacilla, devo affrontare il fatto che forse non sono così precisa come credo, e forse non devo esserlo. A volte, in certe giornate, le parole non vengono fuori come vorresti e non sai proprio cosa tirare fuori dalla testa, perché dentro hai tanto, troppo altro.
Giri fra le foto, e cerchi qualcosa da dire, una storia da raccontare. E no... oggi la storia da raccontare sono le mie mani sporche, la mia testa vuota, i miei pensieri lontani, la fatica che faccio a lavorare, il tavolo pieno di oggetti appena patinati da ripulire, lucidare e poi montare. Molti ancora dovranno raccontarmi cosa vogliono diventare. Alcuni li riconoscerete...


Una foto presa al volo dal mio tavolo. Quello che non sentite è l'odore dell'aceto, del fegato di zolfo, quello che non vedete è la polvere nera sulle mie mani. Però vorrei farvi sentire me. Perché quando mi dite che sui pezzi che creo rimane qualcosa... ecco. Questo qualcosa forse sono io e io sono anche così. La voglia di spaccare qualcosa, la testa da un'altra parte, le parole che non vengono fuori.
Vi prometto di meglio ma oggi sono questo.

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