Un posto in prima classe verso la grecia (2)

Creato il 15 febbraio 2012 da Vincitorievinti @PAOLOCARDENA

E' proprio di stamane la notizia diffusa dall'ISTAT secondola quale il prodotto interno lordo italiano si è contratto nell'ultimotrimestre del 2011 dell'0.7%, e il dato  fa seguito alla contrazione dello 0.2%rilevata per il terzo trimestre, confermando così, la tesi di una  discutibile narrativa economica che postula la necessità di avere almeno due trimestri di crescita negativa, per poterparlare di recessione tecnica.Per il trimestre in corso, a par mio, le cose non andrannoaffatto meglio e, nonostante il calo dei costi di finanziamento del debitopubblico a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, permangono, o per meglio dire,si moltiplicano i fattori di criticità e di rischio. Nel 2012, in vero, avranno impatto tutte le manovre di rigorefiscale varate nel corso nel 2011, prima dal Governo Berlusconi e poi daMonti.  In particolare, come giàsegnalato in un post precedente - che si invita a rileggere - e come ripetutamenteaffermato in questo sito, le continue strette fiscali, in assenza di politicheidonee a sostenere un percorso di crescita economica, provocano continue cadutedel Pil e quindi del gettito fiscale allontanando, di fatto, gli obiettiviprogrammatici di pareggio di bilancio, determinando così, la necessità dipromuovere nuove strette fiscali idonee al raggiungimento del pareggio dibilancio. Circostanza, quest' ultima che, almeno a parer mio, non dovrebbe  essere perseguita, costi quel che costi, soprattuttoin un cotesto economico deteriorato, e comunque recessivo, come quello attuale.Benché i rendimenti dei titoli di stato abbiano subitoun  significativo ridimensionamentosoprattutto per effetto dell'enorme liquidità immessa dalla Bce nel sistema, restanocomunque su livelli di massimo allarme, tenuto in debito conto, che l'onere chelo stato dovrà sostenere per il debito assorbirà gran parte delle gettitotributario derivante dalle misure di austerità fiscale introdotte, soprattuttoin un contesto recessivo, in cui il reddito spendibile delle famiglie risultafortemente contratto per effetto della crisi economica e delle misure fiscaliche impatteranno nelle tasche degli italiani nel 2012 e negli anni a seguire.In un contesto complesso come quello appena descritto,risulta indispensabile perseguire una via di uscita che deve necessariamenteessere ricercata nell'ambito di decisioni propedeutiche a favorire un immediatopercorso di sviluppo economico. In tal senso, le liberalizzazioni previste dalpacchetto Cresci-Italia, non appaiono, almeno nell'immediato, potercisoccorrere poiché si ritiene che  queste,possano produrre effetti positivi sul piano economico in tempi ben più lunghirispetto a quelli imposti dall'emergenza e comunque, in un simile contesto, nonsarebbero affatto sufficienti.Cosa farequindi?E' evidente che un sostegno alla soluzione delle crisi debbanecessariamente venire dall'esterno e soprattutto dall'Europa e dalla Bce, attraverso la combinazione di una politicamonetaria più espansionistica e di una politica di bilancio che consenta ilsostegno dell’attività. Laprima fissando ad un livello molto basso i tassi di riferimento e dimostrandouna capacità di acquisto illimitata dei titoli degli Stati più indeboliti, perfar abbassare notevolmente il costo di finanziamento del debito pubblico e laquotazione dell’euro. La seconda favorendo immediati  investimenti, potenziali strumenti di crescitae di creazione di nuovi posti di lavoro.