Un premier targato Bankitalia per ripianare il buco di Monti Adesso spunta anche un buco da 14 miliardi. E Napolitano spinge per avere il governatore Visco a Palazzo Chigi

Da Francesca1993
CHE DIRE....Nell'ubriacatura grillista che ha pervaso l'Italia, spetterà presto ai numeri il compito ingrato di riportarci con i piedi per terra: entro la primavera il prossimo governo, di qualunque colore sia, dovrà mettere in piedi una manovra aggiuntiva da 14 miliardi di euro almeno.In questi giorni alla Ragioneria generale dello Stato stanno facendo e rifacendo i conti, ma il risultato è sempre lo stesso: il buco ereditato da Monti c'è, ed è grosso. Del problema è stato avvisato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ed è per questo motivo che al colle si lavora per un'alternativa tecnica .Ma non è solo la manovra a preoccupare. A partire da questo mese si scatena uno tsunami fiscale di imprevedibili proporzioni: arriva il redditometro, poi le dichiarazioni Irpef, quindi la prima rata dell'Imu (uguale a quella, maggiorata, di dicembre), la nuova imposta sui servizi di nettezza urbana Tares, retroattiva dal 1º gennaio; e infine l'aumento dell'aliquota ordinaria dell'Iva, dal 21 al 22%. Solo un tecnico, per di più banchiere centrale, può sottrarsi alle pressioni per una tregua tributaria. Così, di questo scenario non fanno parte la riduzione dell'Imu (figuriamoci la cancellazione, sebbene limitata alla prima casa), la rinuncia all'aumento dell'Iva dal 1º luglio, o sgravi Irap di qualsiasi dimensione. L'impegno di pareggio di bilancio alla fine di quest'anno, preso con l'Unione europea, non consentirà di allentare la morsa. Tanto valeva tenersi monti e non votare, si risparmiavano un mucchio di euro.
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