Qualche giorno fa, mi è stato regalato dalla mia amica Tiptoe, un premio molto gradito, il Liebster Award. La mia amica ha un blog molto interessante, scritto molto bene ed è un pò come un diario per lei che sa suscitare emozioni anche a chi lo sfoglia. Questo è il suo indirizzo, http://tiptoetoyourroom.wordpress.com/ son sicura che se andrete a visitarlo vi perderete nella lettura dei suoi post che hanno la capicità di far vivere ciò che raccontano. Il premio, Tiptoe, me lo diede dopo averlo ricevuto lei stessa e, per fare quest’ultima cosa, dovette rispondere a delle domande. Fu perciò ovvio, che si ritrovò a proporre nuove domande da fare a chi avrebbe ricevuto l’award da parte sua. E’ per questo che, qui di seguito, comunico le mie risposte:
1. Un banalissimo colore preferito?
Sarò altrettanto banale ma… tutte le tinte del tramonto.
2. Quale libro stai leggendo?
In questi giorni, stò ridando un’occhiata ad alcuni pezzi di “Medicina e Magia Popolare in Liguria” di Massimo Centini che avevo letto l’anno scorso.
3. Dove hai trascorso le vacanze estive?
Ho fatto solo (sigh!) un week end a Torino.
4. Una cosa semplice che ti piace fare?
Ce ne sono mille. Giocare al gioco virtuale dei Puffi.
5. Ti capita di comprare ancora qualche cd?
Io personalmente no ma Topomarito è un collezionista.
6. Campagna o città?
CAMPAGNA! Chi mi conosce non può avere dubbi.
7. Da piccolo/a raccoglievi i sassolini in riva al mare?
Sempre. E anche da grande per i topini. Ora sono loro che li regalano a me.
8. Un sogno infranto?
Grandi delusioni mai, non me ne ricordo e i sogni, mi si sono più avverati che infranti.
9. Che posto dai al lavoro nella tua vita?
Il lavoro che faccio mi piace molto ma viene comunque dopo tante cose.
10. Mi dici una parola che ti piace?
Vita. La direi mille volte al giorno affiancandola a Felicità.
11. E da ultimo la domanda delle domande, l’interrogativo esistenziale non per eccellenza ma almeno di ogni blogger: perché hai aperto un blog?
Per far conoscere anche ad altre persone le bellezze che mi circondano e che vivo quotidianamente. Luoghi ma non solo. Ma… chi l’avrebbe detto che io avrei conosciuto tante persone stupende come mi è capitato?
Ecco, queste sono le mie risposte ma ciò che gira intorno a un premio, non finisce qui. In teoria dovrei consegnare questo premio ad altre 10 persone inventandomi a mia volta altre 10 domande ma mi sa che forse, questo tipo di premio qui, l’ho già consegnato in passato ad altri blogger, devo andare a vedere. Controllerò. Questo post voleva comunque esistere perchè Tiptoe andava ringraziata nel giusto modo e con un forte abbraccio. E preparando questo articolo, rispondendo alle domande che mi ha proposto la mia amica, mi è venuto in mente di far conoscere anche a voi il libro che sto leggendo, soffermandomi un attimo alla risposta nr°2. “Medicina e Magia popolare in Liguria – Un viaggio tra i misteri e le credenze della tradizione popolare -), di Massimo Centini, un antropologo culturale che si occupa prevalentemente di tradizioni magico-religiose delle culture tradizionali. Un libro che si legge tutto d’un fiato, curioso e divertente se vogliamo. Eccovi la sua recensione: “La medicina e magia popolare sono spesso vicine all’interno delle pratiche terapeutiche più arcaiche della Liguria. In questo libro, attraverso una descrizione scientifica, ma accessibile a tutti, l’autore propone una serie di esperienze che sono degne di nota poichè raccontano, con grande precisione, un pezzo importante della tradizione ligure. In questo volume il lettore troverà molteplici argomenti che analizzano le fonti e le caratteristiche della medicina popolare ligure. A volte molto spazio viene dedicato alle esperienze magiche che hanno accompagnato nei secoli le pratiche terapeutiche della regione. Dai sistemi difensivi per favorire la nascita e proteggere il neonato, al ruolo dei santi guaritori e della Vergine Maria, dai luoghi considerati capaci di sanare ogni malattia, all’uso di amuleti e talismani, dalle credenze sulle streghe che procurano la sofferenza, ai documenti della Chiesa contro l’abuso della magia in medicina, utile per chi intende avvicinarsi ad uno tra gli aspetti più singolari del folklore della Liguria“. Questo è ciò che troverete scritto sull’aletta; io, dal canto mio (e non sono capace a fare recensioni), posso solo dirvi che, pagina dopo pagina, vi chiederete come abbiano fatto ad esistere certe cose, certe credenze, certe cerimonie e spesso, tra un sorriso e l’altro, vi affannerete nel leggere velocemente il seguito per andare a trovare la risposta. Ascolterete ciò che l’autore ha da dirvi come una fiaba della nanna, un elenco di incredibili vicende che vi farà spalancare gli occhi e creare similitudini con i giorni nostri. Vi potreste prendere la testa tra le mani dicendo “Non ci credo!” oppure esclamare sinceramente “Ma si! Anche la nonna lo faceva!”. Vi consiglio di leggerlo è davvero bello topi. Un bacione a tutti e uno in particolare, grandissimo alla mia amica Tiptoe.