Questo è un principio di libertà universale.
E quando sento e leggo certe cose, non posso fare a meno di mortificarmi, profondamente, pensando che basta davvero poco per veder sfumare davanti agli occhi anni di lotta, di ideali, di sofferenze inflitte soprattutto a noi donne.
Ma la sofferenza è ancor più profonda quando vedo che questi ideali, per un gioco di potere che ancora stento soprattutto ad accettare, vengono vanificati proprio dalle donne stesse.
Stiamo tornando indietro di 40 anni. Siamo ad una svolta che ci vede implodere per ritornare al punto di partenza.
Noi siamo un popolo di pecore. Non di agnelli innocenti. Siamo un popolo di pecore capace di farsi abbindolare dai media, dalle pubblicità, dai facili guadagli, dalla bieca ipocrisia cattolica dove il perdono è all'ultimo posto nella scala dei valori.
Stiamo lasciando che le nostre conquiste si perdano in nome di una finta coesione territoriale, in nome di una patria che ha smesso di essere culla di una qualsiasi minima civiltà.
Abbiamo lasciato loro un terreno fertile. Ci stanno facendo credere che qualcosa possa cambiare.
Meditate, gente.... meditate
Il "nuovo" che avanza