Un problema di tutti

Da Astonvilla


L'incidente di ieri alla centrale nucleare francese riporta alla ribalta un problema enorme di cui si era gia' parlato ai tempi del disastro giapponese.Il problema e' mondiale e serve a poco che i singoli stati decidano di fare moratorie o di rinunciare all'energia derivata dal nucleare.Da noi si e' a lungo discusso sul problema,gli idioti che ci stanno governando prima del Giappone si erano sperticati in lodi sul nucleare salvo poi fare migliaia di passi indietro dopo che i giapu hano iniziato a diventare viola.Il problema,dicevo,e' mondiale,a cosa serve che l'Italia rinunci a costrutire centrali nucleari quando le abbiamo appena al di la' del confine?Da dove ieri c'e' stato il problema a dove io vivo ci sono poco piu' che 200 km e le particelle micidiali non hanno ne' passaporto me' carne' di conseguenza se scoppia il casino ne andiamo di mezzo tutti,a prescindere da quale parte del confine popoliamo.La terra si sta' rivoltando verso questi suoi indegni figli,non so bene cosa stia accadendo ma uragani,eruzioni,cicloni,terremoti e tzunami si fanno sempre piu frequenti e ogni volta che succede uno di questi disastri le centrali nucleari sono a rischio sopratutto se come quella giapponese sono praticamente costruite sulla spiaggia.Non esiste una bacchetta magica,siamo sempre di piu' a popolare il pianeta e c'e' bisogno di energia e non so se le altre fonti per produrla siano in grado di soddisfare le esigenze di milioni e milioni di persone,resta il fatto pero' che il nucleare si sta' rivelando ogni giorno di piu' una bomba a orologeria.Non e' un problema di altri...e' di tutti noi.

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