L’Andana, Toscana Una tradizione gastronomica, quella toscana; un nome che è garanzia di qualità abissale in cucina, Alain Ducasse: l’Andana (membro di Chateaux&Hotels Collections), fondato dallo stesso Ducasse, si basa su due colonne davvero granitiche. All'interno della Tenuta, antica proprietà del duca Leopoldo II, si trovano due ristoranti, quello dell'hotel e la Trattoria Toscana, entrambi orchestrati dallo chef Christophe Martin, allievo di Ducasse. Martin si dedica a una ricerca attentissima di sapori e ingredienti. L'olio è prodotto in casa e i vini pregiati provengono dal territorio, in particolare dalle cantine di Petra.
L’Aqua del Ritz-Carlton, a Berlino Postdamer Platz, a Berlino: in un ambiente luminoso e frizzante su una terrazza sull’acqua si trova questo ristorante di lusso, in cui anche le posate sono di vetro. Sven Elvefered, uno degli chef più rinomati di Germania, è a capo di questo ristorante da ormai 8 anni. Con le sue tre stelle Michelin, l’Aqua è considerato uno dei migliori ristoranti di Germania.
Cliff Side Restaurant, a Fira Una magnifica terrazza: il mare davanti e alle spalle l’hotel San Antonio a Santorini. Menù mediterraneo, una piacevole scelta di vini bianchi, pasta fatta in casa e una presentazione dei piatti che corrisponde al gusto: per esempio, da provare il polipo servito con pomodorini secchi e giro di cipolla. Il pane è presentato caldo nelle sue varianti tradizionali e al sesamo. Un'esperienza fresca e frizzante, perfetta per l'atmosfera greca in una sera d'estate
Nuraghe Arvu, Cala Gonone Il resort di Pietro Pittalis si fonde perfettamente nell’atmosfera e nella cultura sarda. I gusti del suo ristorante non fanno eccezione, fantasia di sapori schietti e non privi di un certo gusto per la sperimentazione. Ottimi anche i vini. L'hotel organizza degli appuntamenti di enogastronomia per degustazioni e assaggi, e approfondimenti per far conoscere agli ospiti la particolare procedura di vinificazione dell'uva utilizzata per la produzione del cannonau della casa.
Il Radin, in Slovenia Un posto fiabesco a Radenci, Slovenia nordorientale: un intimo chalet e una cucina che risponde pienamente alla filosofia del chilometro zero. Sono deliziose le zuppe (di verdure o gulash, a scelta), immancabili negli antipasti sloveni; carne fumante o formaggi sono una giusta prosecuzione di un pasto al Radin. Fra i piatti forti del ristorante, i dessert. Le torte sono tutte fatte in casa e alternano creme a impasti di mandorla o nocciole, gusti delicati e composizioni altamente caloriche. Da provare assolutamente la torta di Bled: alla crema, secondo tradizione fu realizzata la prima volta in un ristorante della città sul lago.
La Terrazza di Lucullo e l’Olivo a Capri I ristoranti del Caesar Augusto e del Capri Palace (entrambi ad Anacapri) sono l’ennesima dimostrazione di un assunto ormai classico della “scienza turistica”: se una notte in un hotel di lusso è economicamente irraggiungibile, più alla portata può essere una cena presso il ristorante di quella stessa struttura. Lo chef pugliese Giuseppe Resta rende unica la cucina mediterranea della Terrazza di Lucullo; Andrea Migliaccio è il direttore d’orchestra della raffinata (e stellata) offerta culinaria dell’Olivo.
La Malindina, in Kenya Ecco un hotel che, prima di essere un hotel, è un ristorante. Il bel giardino tropicale diventa la meta serale di una variegata clientela internazionale intenzionata ad assaporare una delle migliori cucine di tutta Malindi. Il menù, uguale per tutti, propone pesce e crostacei. I prodotti, manco a dirlo, sono rigorosamente a chilometro zero. Ma lo stile rivela insospettabili influenze mediterranee.
Masseria Torre Maizza, in Puglia Prima torre di avvistamento, quindi masseria e infine, dal 2006, hotel di lusso: questa – in breve – la storia del Torre Maizza di Savelletri di Fasano. Il suo ristorante (situato dove un tempo si trovava la stalla) propone ingredienti e sapori forti e genuini, procurati tramite una filiera di contadini e pescatori rigorosamente locali. Il tutto ripensato dalla maestria dello chef Vito Giannuzzi.
Banana Leaf e The Page a Koh Samui I ristoranti del Renaissance e del The Library rappresentano la creme dell’offerta gastronomica di Koh Samui. Lo chef thailandese del primo rielabora con maestria letteralmente squisita modi e sapori della cucina thai. I sapori deliziosi del The Page si materializzano in piatti minuziosamente presentati in un originale, e piacevole, stile fusion.
Banana Leaf e The Page a Koh Samui A metà strada tra struttura ricettiva e azienda vinicola, il Capofaro Malvasia e Resort ama – anche nel suo ristorante – la tradizione e la precisione. Le portate si susseguono poi con il ritmo giusto per chi non ha fretta e si prende il tempo di assaporare lentamente ogni singolo ingrediente. Prendendo le mosse dalla tradizione culinaria locale, il menù propone piatti tipicamente eoliani rivisitati in chiave moderna, mettendo, neanche a dirlo, l'accento sul pesce e prediligendo cotture leggere.