Un purè coi pomodori rossi

Da Gabbianoj

Non so come mi sia venuta in mente quell’immagine: un purè di patate, con qualche pomodoro pachino sparso qua e là, di un rosso invitante, e intenso, e fresco.
Il purè stasera lo faccio io.
Ma non che lo cucini! No io sono il purè per come stasera mi sento stanco. Però ci sono anche i pomodori, dei guizzi dettati da gruppi di neuroni che riunitisi per il sabato sera stanno facendo piccole festicciole qua e là, nel cielo un po’ grigio.

Ho tanti pensieri per la testa.
Pensieri dettati sicuramente anche dalla stanchezza, ma non solo.
Uno è che ho pensato più volte che il mio “esperimento” blog non è terminato ma quasi. Può essere solo il periodo, ma la verità è anche che io, ci ho riflettuto, sono piuttosto esploratore, e una volta conosciuto quanto basta il “terreno di gioco”, mi dedico magari a esplorare altro.
Per esempio ecco, adesso che ci ripenso potrebbe essere interessante scrivere il famoso blog in inglese, ma in realtà, ve lo dico, non è che sia del tutto in grado.
Però beh si penso che mi si capirebbe , e se riprendo un po’ pratica magari potrei anche migliorare.
Perché ve l’immaginate di quanto si amplia la platea cambiando lingua???

L’amore. Ci ho ripensato, perché anche se risale a tanto tempo fa mi aveva colpito quell’osservazione della collega-vacante Ilaria. Quando diceva “love is in the air” o simile su qualche post amoroso tipo quelle poche poesie venutemi.
Non c’era un amore… oddio, come lo chiamo?… effettivo , ma c’era una certa forma d’amore per chi e per come non vi sto a dire. E credo che l’amore, diciamo quello più inebriante dell’innamoramento, alla fine trabocchi in qualche modo, da qualche parte…
E sì è anche vero, per esempio, che un giorno mi ero soffermato su un libro di poesie di Neruda in libreria, e in poco tempo mi aveva lasciato una forte sensazione che poi mi aveva ispirato, ma non penso fosse solo quello.

Ehm, ma che sto facendo il “dietro le quinte gabbiane”?
Noooo, mai svelare i trucchi del mestiere!!
Ma che importa, e poi mica erano “trucchi”.

Inibito. Sì ecco, il problema è anche questo, che all’inizio pensavo di scrivere al nulla, e adesso no. Non che abbia mai raccontato troppo in dettaglio i fatti miei, ma la mia prospettiva è molto cambiata.
Anche perché se poi all’inizio pensavo di essere del tutto anonimo, adesso non lo sono più.

Cose belle.
Qui ci vorrebbe un post, ma sì ecco volevo dirlo che poi non si sa mai .
Col blog mi sono successe alcune cose oltre le iniziali aspettative, che in realtà erano più o meno nulle.
“Cose belle”… eh, già, come spiegarvelo senza dire tutti i dettagli?
Mah.
Posso dirvi quella principale: la mia nuova consapevolezza. Tutto partito dal libro sulla felicità, e non finito lì.
Sarebbe un discorso piuttosto lungo che ora non ho le energie per fare, ma penso che non sarò mai abbastanza grato alla fuggevole commentatrice che lasciò quel titolo.
Le altre cose belle? Ehhhh….. alcune da far girare la testa, ma mi chiedo cosa penserete su queste parole e mi scuso per la cripticità.

Well, come direbbero gli inglesi, è vero, questo è un post retrospettivo, ma non è che chiudo qui, sono però un po’ scarico, e volevo fare il punto.

Ci rivedremo (e non è una minaccia) )