Si va all’intervallo e Allegri tiene i suoi a rapporto per tutti i 15 minuti ma, nonostante l’ingresso di Pazzini al posto di Niang, la musica non cambia. Il Milan non riesce a cambiare il ritmo e il respiro si fa sempre più affannoso mentre la partita diventa nervosa. All’ora di gioco Allegri toglie Nocerino e mette dentro El Shaarawy che sei minuti dopo manca di testa una facile occasione da goal. Il cronometro gioca contro i rossoneri che provano ad affrettare i tempi ma aumentano solo la confusione. Al 68′ arriva la seconda ammonizione per Ambrosini: continua la serata da incubo anche se due minuti dopo è ristabilità la parità numerica con il rosso a Terlizzi. Inizia un tardivo assedio con poche idee e tanta rabbia. Dove non riesce il Milan ad annullarsi ci pensa Pegolo a fermare i pochi spunti felici rossoneri come al 78′ su calcio di punizione di Balotelli. All’81′ una trattenuta di Felipe a Balotelli viene punita con il calcio di rigore: Supermario va sul dischetto mentre viene espulso il tecnico del Siena Iachini. Rigore trasformato alla sinistra di Pegolo che sceglie l’angolo opposto. Tre minuti dopo arriva la rete che vale una stagione: cross, Paci tiene in gioco Mexes che colpisce, Pegolo non trattiene e lo stesso francese mette in rete il pallone che vale una Champions, 20-30 milioni in più nella casse rossonere. Ai rossoneri non resta che controllare la partita ed aspettare il triplice fischio. Il Milan è terzo dopo aver corso il rischio del crollo alla Dorando Petri sul filo di lana