Si sa che lamentarsi di una cazzatina esistenzial-sentimentale, quando si hanno la salute, i soldi sufficienti, la possibilità di realizzarsi e l'immunità alle allergie, suona tanto da incontentabile merdina viziata e piagnona cresciuta nell'occidente sprecone, perchè dopotutto finora non mi è mancato niente di importante, diciamocelo, nè le cose buone, nè le cose cattive, nè le cose cattive che poi scopri essere cose buone e ci impari un mucchio di roba, nè le cose buone che scopri essere cattive troppo tardi e non riesci mai a metterci una pietra sopra e ti fanno venire i capelli bianchi in anticipo. Il fatto, però, è che quello che mi sarebbe davvero stato utile, ciò che mi avrebbe effettivamente dato la pace e la serenità che hanno i più nell'alzarsi dal letto alla mattina, trovare un equilibrio, parlare con gli umani e, che so, comprenderli quanto basta per scoparli senza considerarli esseri alieni, era la capacità di farmi durare poco le cose, le sensazioni, le convinzioni, le incazzature, gli stati mentali, le fasi della vita, i luoghi, le persone. Avrebbero dovuto durarmi quanto basta, tutti quei piccoli figli di puttana, durarmi ragionevolmente, non il doppio, il triplo e, nei casi più interessanti, settanta volte sette. Mi sarebbe servito di avere dei banali, grigi, assolutamente poco interessanti tempi umani.