Un ringraziamento particolare!

Creato il 30 giugno 2014 da Patuasia

In un momento dove va di moda essere contro e mandare a f_____o chiunque dai politici agli immigrati passando dagl imprenditori che scappano, ai giovani che sono choosy!” Beh, quelli della 3bite, organizzatori di tutto-e-di-più fra cui l’ Aosta Sound Fest, hanno fatto a modo loro e hanno sentito il desiderio di ringraziare tutti! Il loro è un ringraziamento particolare. Particolarissimo nell’uso dell’italiano: sbarazzino, giovane, disinvolto, a volte economico di doppie a volte taccagno. Sempre in conflitto con le acca, gli accenti e gli apostrofi… ah la nuova versione della bella gioventù!
Gli organizzatori ringraziano prendendo a morsi la lingua italiana. Ma slinguettano con i politici-sponsor: “I politici c han creduto e si sono pure presi delle critiche ma han dato da lavorare con quest evento a 174 persone! Dietro a una manifestazione c e un mondo di lavoratori, facchini, service, ingeniere, pr, elettricisti, addetti alla sicurezza, baristi ecc ecc oltre che chi ci lavora indirettamente come ristoranti alberghi lavanderie. Quindi grazi Bruno Giordano ,Patrizia Carradore, Andrea Paron ed Emily Rini per aver creduto in questo proggetto.” Lamentano che i soldi sono stati pochi (a quel che so il Comune ha cacciato 100.000 euro e la Presidenza del Consiglio altri 36.000, direi niente male per una manifestazione di portata locale), ma “il calore umano che abbiamo ricevuto ha fatto la magia!“. Già già… non c’è come il calore umano. Dalla cifra, tutt’altro che ridicola, si direbbe che siano stati pagati un tanto a grado.


Curioso questo ringraziamento da oratorio: Poi vorremmo ringraziare gli immigrati, grazie di essere venuti, è vero qualche problemino si crea a volte tra culture diverse,… siamo tutti un pó prevenuti in questo mondo, anche chi dice di non esserlo, la vera scommessa è discriminare le persone per come si comportano e non per la loro provenienza. sulla bilancia bisogna pesare anche quanto ci date ogni giorno con il vostro lavoro e l apporto culturale che ha rivoluzionato lo stile di vita di ognuno di noi, cosa sarebbe il mondo senza la samba, il tango , il sushi, l asado, il kebab, il mojito e potrei andare avanti per ore.“. Già già… cosa sarebbe la nostra vita senza l’asado! E senza il mojito!
I ringraziamenti proseguono e si fanno più interessanti: “Grazie alle associazioni di immigrati che con il loro lavoro non retribuito rendono un servizio importante a tutta la comunità!... Grazie agli inprese Heineken e Caseificio Valdostano ci hanno aiutato tantissimo, probabilmente senza di loro sarebbe saltato tutto!…Grazie agl artisti che spesso han lavorato a metà del cachet o addirittura a gratis!… Grazie a tutti quelli che ci han lavorato spesso a budget simbolici, ufficio stampa, la cittadella, i ballerini di Aosta free moves, le miei skatafashonine, l università con Yuri and Co. , I Fumasoli, la tandem, ma sopratutto i ragazzi/e della Leone Rosso che nonostante il lavoro impegnativo che fann, hanno dedicato a gratis un sacco di tempo passione e affetto quest’ anno il festival è sopratutto vostro.“. Insomma mi sembra di capire che moltissimi hanno lavorato gratis e molti con cachet ridicoli, dunque… i quasi 140.000 euro a cosa e a chi si devono? Ricordo che questa robetta è la manifestazione più costosa dell’estate. Simpatico il ringraziamento alle forze dell’ordine che “ci hanno dato la possibilità di fare una grande festa un po rumorosa senza mai ostacolarci o renderci le cose complicate“. Anche per merito di una popolazione a cui viene riconosciuto il merito della rassegnazione dal momento“che il festival l ha subito senza insorgere in polemiche!“. Infine ecco il ringraziamento più sentito: “Hah dimenticavo grazie anche a chi c ha considerato poco! Abbiamo scoperto che stiamo benissimo anche senza di voi… spero di non esserimi dimenticato nessuno, e se l ho fatto chiedo vegna, troppa heineken in una sola settimana!”. Già già troppa birra… a spese nostre of course! Davvero grazie Giordano, grazie Paron, grazie Carradore, grazie Rini! Dimentico qualcuno? Chiedo vegna! (Indegna la vegna/l’italiano non insegna/la penna disdegna/e l’ignoranza regna.)


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