Un risultato scontato per le prossime elezioni in Sudan

Creato il 10 aprile 2015 da Marianna06

Non si prevedono risultati inattesi alle elezioni generali in agenda la prossima settimana in Sudan per rinnovare la presidenza e il parlamento. Al presidente Omar Hassan al Bashir, al potere dal 1989, candidato del partito del Congresso nazionale (Ncp) di maggioranza, si oppongono 15 sfidanti poco noti all’elettorato, mentre i principali partiti di opposizione invitano al boicottaggio.

“Nella capitale ci sono pochi manifesti che rimandano al voto e ricordano che lunedì si apriranno le urne”, aggiungendo che anche la campagna elettorale è stata “poco sentita”.

Le associazioni per i diritti umani accusano il presidente – ricercato dalla corte penale internazionale per crimini di guerra e genocidio in Darfur – di usare il pugno di ferro contro i dissidenti e la società civile. “La verità è che non ci si aspettano sorprese anche perché non c’è nessuna figura, all’opposizione, che possa ambire a sostituirsi al presidente allo stato attuale” confermano gli interlocutori, chiedendo l’anonimato per ragioni di sicurezza.

I partiti di opposizione hanno deciso di boicottare le urne dopo che il governo ha rifiutato la loro richiesta di posporre il voto al termine delle sessioni di Dialogo nazionale che – sulla carta – avrebbero dovuto introdurre riforme costituzionali e politiche nel paese.

A causa dell’insicurezza nelle regioni frontaliere il voto è stato ‘sospeso’ in sette delle 24 circoscrizioni del Sud Kordofan – teatro di un conflitto dal 2011 – e in un distretto della regione occidentale del Darfur.

         a cura di Marianna Micheluzzi  (Ukundimana)


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