Un robot industriale a 5.000$?

Creato il 05 gennaio 2011 da Estropico

Hearthland Robotics è l’azienda fondata da Rodney Brooks, ex Direttore del MIT Computer Science and Artificial Intelligence Laboratory e co-fondatore della iRobot dove con il suo team ha inventato il Roomba. L’anno scorso, l’azienda si è assicurata un finanziamento di serie A di 7 milioni di $ e un finanziamento di serie B di altri 20 milioni quest’anno. Tra gli investitori c’è il Bezos Fund (il fondo personale di Jeff Bezos, fondatore di Amazon).
Saranno intelligenti e coscienti. Sarà possibile insegnare loro, saranno sicuri e a buon mercato. Ci renderanno produttivi in modi che non abbiamo mai immaginato. I robot rinvigoriranno l’industria e inietteranno nuova vita nell’economia. Renderanno le imprese più competitive. Eviteranno ai posti di lavoro di muoversi all’estero. Dimostreranno il potere della genialità americana. I robot cambieranno il modo in cui pensiamo la produzione. E Heartland cambierà come pensiamo ai robot.
Sebbene sia in “stealth mode”, la modalità invisibile tenuta dalle aziende che stanno avvicinandosi a entrare sul mercato con i loro prodotti e servizi, per evitare che i concorrenti possano anticipare le loro mosse, la visione della Hearthland Robotics è chiara:
Macchine e uomini che lavorano fianco a fianco.
Era considerata roba da fantascienza. Adesso è solo scienza. La robotica è progredita al punto dove i robot industriali non sono più il dominio di pochi grandi produttori in una manciata di industrie. Presto ogni produttore sarà in grado – velocemente, a buon mercato, senza abilità tecniche particolari – di acquistare un robot e integrarlo nel processo di produzione.

Rodney Brook l’ha spiegata chiaramente nel 2009 alla conferenza Maker Faire Bay Area 2009 (vedi video qui sopra) e un articolo del Boston.com elenca i dirigenti e gli sviluppatori che lavorano per la Hearthland e sono nomi di spicco, già coinvolti in molti altri progetti di successo. L’articolista ha parlato con tre persone che hanno visitato l’azienda e visto le dimostrazioni della nuova tecnologia e tutte si sono dette impressionate, sebbene abbiano ancora dubbi sui tempi necessari per perfezionare e commercializzare un robot generalista. Il robot appare umanoide dal torso in su, su una stazione mobile ma non semovente, con due braccia dotate di manipolatori e una telecamera dove dovrebbe stare la testa. Il robot può essere addestrato a compiere delle operazioni ripetitive semplicemente muovendo i manipolatori, niente software da scrivere. Il robot è in grado di sentire se ci sono persone vicine e quindi non è pericoloso per gli umani che lavorano nelle vicinanze. Il target del prezzo è di 5.000 $ (quanto, per esempio, un tornio professionale).
Il robot ha l’obiettivo di sostituire la manodopera a bassa qualificazione, (ad esempio, gli assemblatori cinesi) a cui è richiesta una abilità manuale pari a quella di un comune bambino di 6 anni (per esempio assemblare la scatola dell’iPhone). Questo permetterebbe di rinnovare la base industriale e artigianale moltiplicandone la capacità produttiva di 10 volte almeno. Cosa di cui abbiamo disperatamente bisogno: dati i trend demografici attuali i paesi economicamente sviluppati vedranno il numero di persone che lavorano rispetto a quelle dipendenti diminuire vertiginosamente.
L’adozione da parte delle piccole e medie industrie permetterà, inoltre, una maggiore agilità nel soddisfare una domanda mutevole in brevissimo tempo. A sua volta, una ampia adozione di robot industriali a basso costo finanzierà lo sviluppo di robot per altre nicchie del mercato. Per non parlare del fatto che piattaforme robotiche a basso costo permetteranno di sperimentare utilizzi nuovi ed innovativi mai sognati prima.
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