Avendo già parlato in precedenza dei videogiochi che si possono raccogliere sotto l’etichetta di roguelike, tornerò oggi sull'argomento per presentare un roguelike che ho appena terminato o, per essere più precisi, di cui ho appena terminato la prima versione (chiamiamola pure “Alpha”, per seguire la terminologia usata nello sviluppo del software). Entrando maggiormente nel dettaglio, lo si può schedare come coffeebreak roguelike, ossia come roguelike da “pausa del caffè”: sistema di gioco semplificato, che non richiede la lettura di manuali abnormi, numero di comandi ridotti, gioco rapido e così via. Qualcosa che si può usare per occupare cinque minuti liberi, con una dose di attenzione ridotta e senza affaticare troppo il cervello. Il titolo del videogioco è “Gli abissi di Mandelbrot”: il suo effettivo legame con gli insiemi di Mandelbrot, uno dei tipi più noti di frattale, è alquanto labile o inesistente, anche se nella schermata di apertura vedrete proprio un insieme di Mandelbrot (disegnato sul momento dal programma a ogni avvio, tanto per dimostrare la velocità e la facilità con cui lo si può realizzare), ma il titolo mi piaceva e così l’ho utilizzato. Per il resto, segue abbastanza fedelmente le caratteristiche tipiche del genere roguelike: grafica in ASCII (o quasi, in realtà ho usato gli UNICODE, ma sempre di caratteri si tratta), comandi da tastiera (ma ci sono pochi tasti da usare), generazione procedurale e casuale del contenuto, protagonista raffigurato col carattere @, eccetera eccetera. È in Java, per cui funziona su qualsiasi tipo di dispositivo abbia installato il Java, qualunque sia il sistema operativo. Lo scopo del gioco è altrettanto semplice: voi siete il prode @ e dovete scendere sempre più in profondità in un dungeon, sopravvivendo il più a lungo possibile, sia contro i nemici, sia contro le condizioni climatiche dei vari livelli. Non c’è un finale vero e proprio, al momento, a meno che non consideriate come “finale” il raggiungimento del livello più basso del dungeon (auguri... le probabilità di farcela sono così basse da essere di fatto insignificanti), ma la sfida può essere quella di arrivare sempre più avanti, a ogni partita: a mano a mano che si scende, infatti, i nemici diventeranno sempre più potenti. Il vostro personaggio, invece, non si potenzierà con aumenti di livello, ma potrà farlo trovando pozioni magiche, oppure pergamene magiche, o infine armi sempre migliori: a volte questi oggetti saranno abbandonati sul pavimento e potranno essere raccolti facilmente, più spesso saranno nelle mani di un nemico e dovrete sconfiggerlo, per poter ottenere il bottino. Con un avvertimento: non tutti gli oggetti sono benefici e non tutti gli abitanti del dungeon cercano di uccidervi a vista. Nel corso dell’avventura, troverete vari oggetti. Le pozioni possono curarvi dai veleni, restituirvi punti vita, aumentare le vostre caratteristiche, ma anche diminuirle. Le armi renderanno più potenti e più dannosi i vostri attacchi. Le pergamene possono contenere informazioni utili, inutili, oppure potenti magie. I vestiti servono proteggervi dal clima: se fa freddo, indossatene molti; se fa caldo, spogliatevi. La temperatura di ogni livello è indicata in basso a destra, ma riceverete anche diversi messaggi di avviso, se state morendo di caldo o di freddo. Gli artefatti sono una versione super dell’oggetto corrispondente: hanno poteri speciali, che possono essere attivati un certo numero di volte in ogni livello. Di tanto in tanto, potreste imbattervi anche in un negozio: in quel caso, potrete entrare e comprare o vendere oggetti. I comandi sono il cuore di ogni roguelike, ma qui sono ridotti all'essenziale Per muoversi, si possono usare i tasti freccia e i numeri: con le frecce vi potete muovere nelle normali quattro direzioni, coi numeri potete anche muovervi in diagonale. Lo schema corrisponde alla disposizione di un tastierino numerico: col 7 in alto a sinistra, col 9 in alto a destra, con l’1 in basso a sinistra, col 3 in basso a destra, col 5 si sta fermi sul posto, facendo passare un turno. Gli stessi tasti funzionano anche per muovere il mirino, se volete osservare qualcosa o sparare a qualcosa (per poter sparare, però, dovrete prima trovare un’arma da fuoco e assicurarvi che sia carica). Col tasto V potrete osservare qualcosa: premendolo, vi apparirà un mirino a forma di X, da muovere sullo schermo. Lo stesso mirino apparirà premendo il tasto F, che permette di sparare (se ne avete i mezzi): in questo caso, però, una vota scelto il bersaglio dovrete premere Invio, per confermare e sparare. Il tasto P permette di vedere i dati del vostro personaggio: forza, destrezza, costituzione, oggetti indossati. A titolo informativo, la forza determina i danni che infliggete, la destrezza determina la precisione nel colpire, la costituzione determina il numero di punti vita: al momento della creazione, il vostro personaggio avrà 10 punti in ognuna di queste, ma disporrà di altri 12 punti da distribuire a proprio piacimento. Il tasto O elenca gli oggetti in vostro possesso: solo quelli che trasportate, non quelli che indossate. Il tasto I permette di indossare vestiti, impugnare armi e così via: le armi possono solo essere impugnate (Arma 1 è l’arma da corpo a corpo, Arma 2 è l’arma da combattimento a distanza), ma i vestiti possono anche essere utilizzati come armi, invece di indossarli normalmente, se proprio volete. Più o meno qualsiasi oggetto può essere usato come arma, in realtà, anche se pochi saranno efficaci... a parte le armi. Se però desiderate sconfiggere i nemici, colpendoli con le vostre mutande, nessuno ve lo impedirà. Il tasto U permette di usare un oggetto nel modo più logico: impugnare un’arma, indossare un vestito, leggere una pergamena, bere una pozione, caricare i proiettili in una pistola, eccetera. Il tasto A permette di attivare i poteri speciali di un oggetto, se li possiede: gli artefatti di solito ne possiedono uno, gli altri oggetti di solito no. Gli artefatti sono riconoscibili dal loro simbolo, che è una A maiuscola, e dal loro nome alquanto “particolare”: come gentile omaggio, alla partenza ne troverete uno proprio sotto i vostri piedi, pronto per essere raccolto e indossato, o impugnato. Per raccogliere un oggetto, spostatevi sopra l’oggetto e premete il tasto Invio, oppure il tasto con la virgola. Per liberarvi di un oggetto, premete il tasto G (getta). Per rimuovere un oggetto indossato (sfilare un vestito, riporre un’arma), premete il tasto T (togli). Restano ancora pochi comandi. Le scale sono rappresentate dai simbolo < (scala verso il livello precedente) e > (scala verso il livello successivo): per salire o scendere, premete il tasto corrispondente, oppure premete Invio. Premere Invio vi permetterà anche di entrare in un negozio. Per attaccare un nemico, usate i tasti di movimento e “muovetevi” contro di lui. Se premete il tasto Esc, mentre siete nello schermo di gioco, potrete abbandonare il gioco: prima di uscire, vi sarà chiesto se salvare la partita. Se rispondete di no, vi suiciderete. Se invece premete Esc, mentre siete nello schermo per selezionare un oggetto, vedere l’inventario o cose simili, tornerete al normale schermo di gioco. Infine, premendo il tasto S potrete salvare il gioco in ogni momento; un altro salvataggio automatico avverrà ogni volta che passate in un nuovo livello. Alla morte del vostro personaggio, il file di salvataggio corrispondente sarà cancellato: questa è la dura legge del Permadeath (morte permanente), che regna nei roguelike. Buona discesa negli abissi di Mandelbrot.
Avendo già parlato in precedenza dei videogiochi che si possono raccogliere sotto l’etichetta di roguelike, tornerò oggi sull'argomento per presentare un roguelike che ho appena terminato o, per essere più precisi, di cui ho appena terminato la prima versione (chiamiamola pure “Alpha”, per seguire la terminologia usata nello sviluppo del software). Entrando maggiormente nel dettaglio, lo si può schedare come coffeebreak roguelike, ossia come roguelike da “pausa del caffè”: sistema di gioco semplificato, che non richiede la lettura di manuali abnormi, numero di comandi ridotti, gioco rapido e così via. Qualcosa che si può usare per occupare cinque minuti liberi, con una dose di attenzione ridotta e senza affaticare troppo il cervello. Il titolo del videogioco è “Gli abissi di Mandelbrot”: il suo effettivo legame con gli insiemi di Mandelbrot, uno dei tipi più noti di frattale, è alquanto labile o inesistente, anche se nella schermata di apertura vedrete proprio un insieme di Mandelbrot (disegnato sul momento dal programma a ogni avvio, tanto per dimostrare la velocità e la facilità con cui lo si può realizzare), ma il titolo mi piaceva e così l’ho utilizzato. Per il resto, segue abbastanza fedelmente le caratteristiche tipiche del genere roguelike: grafica in ASCII (o quasi, in realtà ho usato gli UNICODE, ma sempre di caratteri si tratta), comandi da tastiera (ma ci sono pochi tasti da usare), generazione procedurale e casuale del contenuto, protagonista raffigurato col carattere @, eccetera eccetera. È in Java, per cui funziona su qualsiasi tipo di dispositivo abbia installato il Java, qualunque sia il sistema operativo. Lo scopo del gioco è altrettanto semplice: voi siete il prode @ e dovete scendere sempre più in profondità in un dungeon, sopravvivendo il più a lungo possibile, sia contro i nemici, sia contro le condizioni climatiche dei vari livelli. Non c’è un finale vero e proprio, al momento, a meno che non consideriate come “finale” il raggiungimento del livello più basso del dungeon (auguri... le probabilità di farcela sono così basse da essere di fatto insignificanti), ma la sfida può essere quella di arrivare sempre più avanti, a ogni partita: a mano a mano che si scende, infatti, i nemici diventeranno sempre più potenti. Il vostro personaggio, invece, non si potenzierà con aumenti di livello, ma potrà farlo trovando pozioni magiche, oppure pergamene magiche, o infine armi sempre migliori: a volte questi oggetti saranno abbandonati sul pavimento e potranno essere raccolti facilmente, più spesso saranno nelle mani di un nemico e dovrete sconfiggerlo, per poter ottenere il bottino. Con un avvertimento: non tutti gli oggetti sono benefici e non tutti gli abitanti del dungeon cercano di uccidervi a vista. Nel corso dell’avventura, troverete vari oggetti. Le pozioni possono curarvi dai veleni, restituirvi punti vita, aumentare le vostre caratteristiche, ma anche diminuirle. Le armi renderanno più potenti e più dannosi i vostri attacchi. Le pergamene possono contenere informazioni utili, inutili, oppure potenti magie. I vestiti servono proteggervi dal clima: se fa freddo, indossatene molti; se fa caldo, spogliatevi. La temperatura di ogni livello è indicata in basso a destra, ma riceverete anche diversi messaggi di avviso, se state morendo di caldo o di freddo. Gli artefatti sono una versione super dell’oggetto corrispondente: hanno poteri speciali, che possono essere attivati un certo numero di volte in ogni livello. Di tanto in tanto, potreste imbattervi anche in un negozio: in quel caso, potrete entrare e comprare o vendere oggetti. I comandi sono il cuore di ogni roguelike, ma qui sono ridotti all'essenziale Per muoversi, si possono usare i tasti freccia e i numeri: con le frecce vi potete muovere nelle normali quattro direzioni, coi numeri potete anche muovervi in diagonale. Lo schema corrisponde alla disposizione di un tastierino numerico: col 7 in alto a sinistra, col 9 in alto a destra, con l’1 in basso a sinistra, col 3 in basso a destra, col 5 si sta fermi sul posto, facendo passare un turno. Gli stessi tasti funzionano anche per muovere il mirino, se volete osservare qualcosa o sparare a qualcosa (per poter sparare, però, dovrete prima trovare un’arma da fuoco e assicurarvi che sia carica). Col tasto V potrete osservare qualcosa: premendolo, vi apparirà un mirino a forma di X, da muovere sullo schermo. Lo stesso mirino apparirà premendo il tasto F, che permette di sparare (se ne avete i mezzi): in questo caso, però, una vota scelto il bersaglio dovrete premere Invio, per confermare e sparare. Il tasto P permette di vedere i dati del vostro personaggio: forza, destrezza, costituzione, oggetti indossati. A titolo informativo, la forza determina i danni che infliggete, la destrezza determina la precisione nel colpire, la costituzione determina il numero di punti vita: al momento della creazione, il vostro personaggio avrà 10 punti in ognuna di queste, ma disporrà di altri 12 punti da distribuire a proprio piacimento. Il tasto O elenca gli oggetti in vostro possesso: solo quelli che trasportate, non quelli che indossate. Il tasto I permette di indossare vestiti, impugnare armi e così via: le armi possono solo essere impugnate (Arma 1 è l’arma da corpo a corpo, Arma 2 è l’arma da combattimento a distanza), ma i vestiti possono anche essere utilizzati come armi, invece di indossarli normalmente, se proprio volete. Più o meno qualsiasi oggetto può essere usato come arma, in realtà, anche se pochi saranno efficaci... a parte le armi. Se però desiderate sconfiggere i nemici, colpendoli con le vostre mutande, nessuno ve lo impedirà. Il tasto U permette di usare un oggetto nel modo più logico: impugnare un’arma, indossare un vestito, leggere una pergamena, bere una pozione, caricare i proiettili in una pistola, eccetera. Il tasto A permette di attivare i poteri speciali di un oggetto, se li possiede: gli artefatti di solito ne possiedono uno, gli altri oggetti di solito no. Gli artefatti sono riconoscibili dal loro simbolo, che è una A maiuscola, e dal loro nome alquanto “particolare”: come gentile omaggio, alla partenza ne troverete uno proprio sotto i vostri piedi, pronto per essere raccolto e indossato, o impugnato. Per raccogliere un oggetto, spostatevi sopra l’oggetto e premete il tasto Invio, oppure il tasto con la virgola. Per liberarvi di un oggetto, premete il tasto G (getta). Per rimuovere un oggetto indossato (sfilare un vestito, riporre un’arma), premete il tasto T (togli). Restano ancora pochi comandi. Le scale sono rappresentate dai simbolo < (scala verso il livello precedente) e > (scala verso il livello successivo): per salire o scendere, premete il tasto corrispondente, oppure premete Invio. Premere Invio vi permetterà anche di entrare in un negozio. Per attaccare un nemico, usate i tasti di movimento e “muovetevi” contro di lui. Se premete il tasto Esc, mentre siete nello schermo di gioco, potrete abbandonare il gioco: prima di uscire, vi sarà chiesto se salvare la partita. Se rispondete di no, vi suiciderete. Se invece premete Esc, mentre siete nello schermo per selezionare un oggetto, vedere l’inventario o cose simili, tornerete al normale schermo di gioco. Infine, premendo il tasto S potrete salvare il gioco in ogni momento; un altro salvataggio automatico avverrà ogni volta che passate in un nuovo livello. Alla morte del vostro personaggio, il file di salvataggio corrispondente sarà cancellato: questa è la dura legge del Permadeath (morte permanente), che regna nei roguelike. Buona discesa negli abissi di Mandelbrot.