Lo scheletro del "gigante" è stato ritrovato nel 1991 durante lo scavo di una necropoli di Fidene. Subito la sepoltura è apparsa, agli archeologi, troppo lunga, ma solo grazie ad un successivo esame antropologico è stato possibile confermare che lo scheletro del defunto era davvero insolito. La squadra di ricercatori, guidati dalla Dottoressa Minozzi, hanno sottoposto le ossa e il cranio del defunto ad un attento esame ed hanno scoperto danni al cranio dovuti a un tumore ipofisario che provoca la sovrapproduzione di ormone della crescita.
L'individuo ritrovato nel 1991 morì, molto probabilmente, intorno al sedicesimo o ventesimo anno di età. Il gigantismo è probabilmente associato con malattie cardiovascolari e problemi respiratori, ma ancora non si sa cosa abbia provocato il decesso del giovane "gigante" romano.