L’opera di Mark Siegel flirta con quell’atmosfera, e restituisce al lettore le medesime sensazioni di quelle storie marinare tanto in voga un tempo. Certo, qui non siamo in mare, ma sul fiume Hudson, cionondimeno i temi narrati non possono fare a meno che riportare alla mente romanzi del passato come Moby Dick, L’Isola del Tesoro o I Figli del Capitano Grant.
Il capitano Elija Twain si trova infatti a vivere un’avventura costellata da strani individui e situazioni: il proprietario della nave di cui è alla guida si è suicidato in circostanze poco chiare, e da allora il fratello Lafayette si comporta in modo poco chiaro, diventando un impenitente dongiovanni che cerca di conquistare quante più ragazze possibile tra uno scalo e l’altro. E a turbare la placida esistenza di Twain arriva anche il misterioso scrittore Beauverton, autore celebre per i suoi libri sulle leggende dell’Hudson, che Lafayette legge con attenzione e con cui intrattiene anche un lungo rapporto epistolare,
Eppure niente di tutto ciò è strano quanto quello che è il cuore della storia: Twain un bel giorno incontra una sirena. Di colpo, tutto quello che considerava favole buone per far vendere i libri di Beauverton diventa molto concreto, e questo cambia radicalmente la percezione che il capitano ha della vita.
La sirena è male in arnese e in gran segreto il protagonista cerca di curarla come può nella sua cabina. Fatalmente, se ne innamorerà, e ignorerà segnali che avrebbero potuto farlo riflettere su alcuni aspetti ambigui della sua amata. Anche perché alla sirena è interessato da tempo Lafayette, che sospetta ci sia proprio un essere del genere dietro alla dipartita del fratello.
I capitoli finali della graphic novel sono un elogio alla fantasia cupa di stampo gaimaniano,
Altro merito di Mark Siegel sono i disegni. Reso con un bianco e nero sfumato che ben ricorda la spuma delle onde e il panorama che si può ammirare da una nave, il tratto sfoggiato dall’autore è più surreale che realistico. Definirlo caricaturale sarebbe improprio: in realtà quello che Siegel attua è una sorta di stilizzazione dei personaggi, che si nota soprattutto nel protagonista e negli altri personaggi di rilievo.
Non solo, contribuiscono anche a delineare al meglio quell’atmosfera oscura e cupa che è propria del tipo di racconto messo in scena.
Siegel presta il suo stile grafico a questa esigenza, creando tavole che conciliano capacità narrativa e potere evocativo individuale.
Sailor Twain è stato originariamente diffuso online a puntate sailortwain.com, tra il 2010 e il 2012, prima di essere raccolto e pubblicato in formato cartaceo.
Molto interessante è la scelta, quasi metanarrativa, di imprimere sulla copertina cartonata non titolo e autore del fumetto, come sulla sovracoperta, ma il titolo del libro scritto da Beauverton e letto da Twain nel fumetto, quasi come se quello che tenessimo in mano fosse il “libro dentro al libro”.
Per l’edizione italiana, BAO Publishing ha riservato a Sailor Twain la consueta cura editoriale, valorizzando il volume con una carta robusta e una buona traduzione di Michele Foschini.
Abbiamo parlato di:
Sailor Twain o la sirena dell’Hudson
Mark Siegel
Traduzione di Michele Foschini
BAO Publishing – 2013
400 pagine, bianco e nero, cartonato – 18,00€
ISBN: 978-88-6543-131-3