Un saluto a Mariangela Melato

Creato il 11 gennaio 2013 da Dejavu
Ho conosciuto Mariangela Melato come Raffaella Pavone in Lanzetti. Mia madre seguiva i film di Lina Wertmuller. Travolti da Un Insolito Destino... compreso. Quello che ritengo essere il capolavoro della Wertmuller. Per vedere le scene più appassionate su quell'isola del mar della Sardegna dovetti aspettare di essere più grande.
Ma la Melato con quella erre moscia che credevo le appartenesse davvero tanta era la sua bravura nel fare la parte della snob milanese, mi era già entrata nel cuore da bambino. Lei, diva senza divismi, padrona assoluta dei suoi personaggi, carismatica, ironica e piena di simpatia. Ha sempre raccontato di essere stata scelta a far cinema per caso perché prima faceva la modista vetrinista. Ringraziamo il cielo che l'abbiano tolta da una vetrina per metterla in vetrina. Al cinema. Diversamente, non avremmo potuto condividere il suo talento. Anche se oggi un buco nel cuore con la sua uscita di scena ce lo lascia eccome. Il gommone giallo sembrerà un po' troppo vuoto senza di lei. Ciao Mariangela.

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