A.c Savoia 1908 – U.s Salernitana 1919: 0-1
A.c Savoia 1908 (3-4-3):Gragnaniello 6;Riccio 5,Checcucci 6,Sirigu 6;Cremaschi 6,Saric 7 ,Pizzutelli 6,5(83’ Partipilo),Verruschi 5;D’Apollonia 7(80’ Ferrante),Leonetti 5,5,Scarpa 7. A disp: Volturo,Vosnakidis,Panariello,Giordani,Boilini. All: Papagni
U.s Salernitana 1919(4-3-3): Gori 6;Colombo 5,5,Lanzaro 6,Trevisan 5(56’ Franco 6),Bocchetti 5,5(72’ Tuia 6);Pestrin 5,Favasuli 5,5,Moro 5,5(78’ Perrulli s.v);Nalini ,Calil 5,Mendicino 5. A disp: Russo, Tuia, Bovo, Gabionetta, Cristea. All. Menichini
Marcatori: 71’ Tuia
Ammoniti: D’Apollonia, Trevisan, Pestrin, Scarpa, Sirigu, Gori, Leonetti
Arbitro: Fiore di Barletta
Assistenti: Argentieri di Viterbo e Malacchi di Foligno
Note: Spettatori paganti: 1.050 più 260 abbonati, per un incasso complessivo di 10.932 euro. Nel settore ospiti presenti 417 supporters granata. Falli: Savoia 17, Salernitana 21. Angoli: Savoia 2, Salernitana 2. Fuorigioco: Savoia 5, Salernitana 5. Recupero: 1’ e 3’.
Torre Annunziata
Un Savoia a dir poco commovente, tiene testa alla più quotata Salernitana nonostante il drammatico momento societario che sta attraversando in queste ultime settimane e viene piegata ingiustamente nel finale nell’unico tiro in porta scoccato dai granata nella seconda frazione. Che si sarebbe potuto perdere oggi, del resto, lo si sapeva ma la giovanissima squadra di Papagni (ben sette anni di differenza sul rettangolo verde tra le due compagini!) ha quest’oggi davvero onorato la maglia e inorgoglito i propri tifosi che a fine partita li hanno chiamati a raccolta per cantare insieme a loro il consueto coro “bianchi alè”. Davvero una stagione tribolata e sfortunata quella che stanno affrontando i biancoscudati: problemi societari, infortuni, partite perse nei finali di gara con un solo tiro in porta subito nell’arco di una gara, insomma chi più ne ha più ne metta. La ruota della fortuna non è mai girata nel verso giusto e si spera che al più presto possibile qualche imprenditore serio interessato ad entrare nel mondo del calcio, possa accorgersi che una casacca così gloriosa ed un pubblico così attaccato ai propri colori non possono abbandonare di nuovo quel calcio che conta,riconquistato dopo innumerevoli sacrifici.
Le disposizioni tattiche
Il tecnico dei bianchi Papagni dispone in campo i suoi con il classico 3-4-3. In linea mediana, il regista scuola Bari Pizzutelli fa compagnia al croato Saric mentre sulle corsie laterali, il ruolo di stantuffi è interpretato da Cremaschi e Verruschi. In avanti, accanto al solito Scarpa, Leonetti e la novità D’Apollonia, schierato a sorpresa dal primo minuto. Sull’altra sponda, il tecnico dei granata Menichini si affida al collaudatissimo 4-3-3 con la speranza di rosicchiare punti alla capolista Benevento, fermata ieri pomeriggio tra le mura amiche da un coriaceo Barletta. Le bocche di fuoco scelte per colpire l’avamposto nemico sono il brasiliano Calil, Mendicino e l’esterno destro Nalini.
La cronaca
Parte bene il Savoia che nonostante la maggiore caratura tecnica dell’avversario ed il morale a pezzi per le note vicisitudini societarie, mostra sin da subito di non avere alcun timore reverenziale. Tanto è vero che la prima azione degna di nota è proprio a tinte bianche. D’Apollonia sfrutta un lancio dalle retrovie e si invola sul filo del fuorigioco verso la porta difesa da Gori, ma per fortuna dei distratti Lanzaro e Trevisan, incespica sul pallone colpendolo anche con un braccio;solo cartellino giallo ed un sospiro di sollievo per gli ospiti. Capitan Scarpa e company sono consapevoli però che ogni distrazione può risultare fatale e la conferma arriva al 16’ quando Calil dipinge un bel pallone sul secondo palo per Mendicino il quale colpisce di testa chiamando Gragnaniello agli straordinari. La grande paura intimorisce la giovane ed inesperta squadra di Papagni che vacilla soprattutto in difesa dove Checcucci e Sirigu fanno fatica ad intendersi. E’ proprio su un’altra delle loro indecisioni che gli ospiti vanno nuovamente vicini al bersaglio. Cross preciso scodellato dalla destra dal terzino Colombo, Favasuli lasciato colpevolmente solo dalla coppia di centrali oplontini, riesce nell’impresa di mettere fuori un colpo di testa che doveva soltanto essere appoggiato in rete. Il Savoia però c’è e mette in campo tutto il proprio orgoglio. Siamo quasi alla mezz’ora di gioco quando Verruschi scocca un sinistro dai circa venticinque metri che termina non poco distante dalla traversale difesa da Gori. Il centrocampo granata è in difficoltà: Pestrin sembra a tratti spaesato e sbaglia una quantità considerevole di passaggi ed i rifornimenti dalle fasce laterali sono bloccati dalla folta linea mediana a cinque degli oplontini, rinforzata dall’apporto di Scarpa. Il capitano torrese è a dir poco commovente ed in campo lo si trova ovunque; persino in difesa dove spesso va a dare una mano sia a Verruschi che Cremaschi. Così il primo tempo scorre via fino alla fine senza altri sussulti ed al rientro nel sottopassaggio i padroni di casa ricevono gli applausi scroscianti dei tifosi presenti in tribuna e nei distinti. Al rientro in campo, Menichini prova a dare una scossa ai suoi. Dentro Franco per l’ammonito Trevisan, in difficoltà nella prima frazione contro il veloce D’Apollonia, senza dubbio uno dei migliori in campo. Sono però ancora i bianchi ad andare vicini al colpo grosso. Al 49’, sugli sviluppi di un calcio piazzato scodellato nell’area piccola da Pizzutelli, svetta più in alto di tutti proprio l’ex Venezia D’Apollonia che sfiora il palo strozzando in gola l’urlo del “Giraud”. Intanto la curva sud del “Giraud”, rimasta vuota il primo tempo in segno di protesta contro la scellerata gestione societaria, comincia a ripopolarsi e la spinta degli ultras carica ancora di più Scarpa e company che in campo corrono come degli ossessi. Sull’altra sponda, la Salernitana riesce invece addirittura a giocare peggio della prima parte di gara, non riuscendo addirittura mai ad arrivare nell’area di rigore. In questa stagione tribolata e costellata da tanta sfortuna, capita però nuovamente come già tante volte accaduto in passato che il Savoia subisca goal nel suo miglior momento. A mettere in rete per i granata è il neo- entrato Tuia che approfitta di un rimpallo fortunoso in area, per trafiggere sul primo palo l’incolpevole Gragnaniello. Scosso dal brutto colpo, il Savoia tenta di abbozzare una reazione ma nonostante il lodevolissimo impegno non riesce più a trovare la forza e le energie per riaffacciarsi dalle parti di Gori. Dopo tre minuti di recupero, l’arbitro decreta la fine delle ostilità ma il pubblico presente chiama lo stesso a raccolta i propri beniamini, usciti stremati dal rettangolo verde, per applaudirli ed incitarli a non mollare mai. Uno spettacolo davvero emozionante che testimonia ancora una volta tutto l’attaccamento ai propri calciatori e che commuove persino alcuni calciatori tra cui il difensore Verruschi, i quali si lasciano scappare qualche lacrima.