Un selfie dalla Grecia

Creato il 04 luglio 2014 da Keynesblog @keynesblog

Olivier Blanchard, capo economista del Fondo Monetario Internazionale, nel 2006 definì “esotica” l’ipotesi di aumentare la competitività del Portogallo attraverso la riduzione dei salari nominali. Otto anni dopo abbiamo finalmente il primo esperimento riuscito di un paese occidentale in cui i salari sono crollati in una misura mai sperimentata nella storia recente: la Grecia.

grafico elaborato da G.Zezza: http://multiplier-effect.org/gz/

La svalutazione salariale sta ovviamente migliorando la competitività. Infatti, nonostante il calo della produttività (essere pagati meno evidentemente non rende più produttivi) il costo del lavoro per unità di prodotto si sta “aggiustando”

Il prezzo della competitività raggiunta per le vie brevi è la perdita di quasi un milione di posti di lavoro

Ma le esportazioni stanno vivendo un boom, con tutta questa competitività?

Al contrario, stanno addirittura calando.

La Grecia è il ritratto del fallimento delle politiche di austerità, il cui risultato, ormai è chiaro, è solo quello di generare inutili e insopportabili sofferenze.  


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