Un sogno Surrealista che ritorna : Elsa Schiaparelli

Creato il 28 luglio 2012 da Sabinap
...e chi l'ha deciso che surrealista lo può essere solo un pittore? 
Ciao ragazzi, oggi vorrei parlarvi di Elsa Schiaparelli, l'artista che diede vita alla moda surrealista,  legata a doppio filo con l'arte dei grandi artisti del momento. 
Stravagante, ecclettica, eccentrica farà successo dando vita a maglioni-tatuaggio, golf ingentiliti con grandi fiocchi trompe-l’oeil in stile optical bianco e nero, così come con i “pullover raggi X”, che disegnano la struttura dello scheletro umano come in una radiografia, o i maglioni tatuaggio.

Breve profilo biografico 
- Elsa Schiaparelli nasce a Roma nel 1890 da una famiglia di intellettuali di origine piemontese e inizia a viaggiare da giovanissima. Eccentrica e d’indole irrequieta, colta e affascinante, sin da giovane si impegna per realizzare il suo sogno di diventare scrittrice , sogno che la famiglia stronca d’immediato dopo il pallido successo letterario di una discussa raccolta di poesie erotico-amorose. Così la stilista inizia il suo percorso creativo nell’alta sartoria un po’ per caso un po’ per necessità, divenendo una delle figure più importanti della moda anni Trenta e di tutti i tempi. Dall'Italia si trasferisce a New York e infine si reca a Parigi nel 1924 dove grazie all’incoraggiamento dello stilista francese Paul Poiret, inizia la sua folgorante carriera. La sua stravaganza e il suo anticonformismo e la straordinaria capacità di guardare sempre un po’ più avanti degli altri, le permettono di precorrere i tempi in modo brillante. Ne sono un esempio l’idea di sviluppare le collezioni intorno a un unico tema e la spettacolarizzazione delle sfilate, così come l'avanguardistica scelta di materiali come il tweed o l’uso di fibre artificiali. Elsa Schiaparelli muore a Parigi nel 1973.
 L’influenza dell’arte figurativa nelle sue creazioni è evidente, e le frequentazioni con i grandi artisti del cubismo e del surrealismo ne sono la conferma. Gli anni '30 sono quelli dell'incontro con Salvador Dalì: tra la sarta che ama il surrealismo e l'eccentrico artista nasce uno splendido sodalizio artistico che culmina nella realizzazione di lunghi abiti in organza con aragoste stampate, cappelli a forma di calamaio e borse dalla foggia di un telefono. Ed è proprio grazie a Dalì che la Schiaparelli realizza il famoso tailleur nero con tasche ricamate a forma di cassetti. Dalì dipinge per la Schiaparelli l'abito da sera Astice, crea la stoffa "strappata" e disegna numerosi accessori come il famoso cappello a forma di scarpa rovesciata. Emblematici della linea surrealista dei gioielli e accessori di Schiaparelli rimangono il collier a fascia denominato insetti e i guanti con unghie dorate.
“la mia arte parla con il cuore surrealista in mano…”. E. Schiaparelli

Il connubio tra la moda di Schiap e l'arte non si ferma qui: Jacques Cocteau disegna per lei delicati profili da ricamare sugli abiti. Arrivano poi bijoux, bottoni gioiello e profumi. Nel 1938 la confezione dell'eau de toilette Shocking, ispirata alla silhouette di Mae West, fu fedele al suo nome e shockò i benpensanti dell'epoca. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, prima di cercare riparo in america, a New York, Elsa realizza la collezione "Cash and Carry" con capi pieni di tasche per permettere alle donne in fuga dal conflitto di portare con sé tutto il necessario. Tornata in Francia nel 1954 scrive l'autobiografia "Shocking Life" il cui titolo rimanda alla sua vita sopra le righe e al suo colore simbolo, il rosa shocking, appunto.
 La figura di Elsa Schiaparelli è testimone di come la moda, alla pari dell’arte e della letteratura, diventi una tela bianca su cui trasferire nuove concezioni e nuovi sistemi di pensiero. Il suo coraggio e l'audacia  sono stati, negli anni, di ispirazione per molti. Numerosi infatti, sono gli stilisti che hanno riconosciuto in lei un'icona della moda. Solo pochi anni dopo la morte di Schiap, in occasione delle presentazioni delle collezioni di Alta Moda autunno/inverno 1980-81, il Maestro Yves Saint-Laurent le dedica un abito appassionato dal nome "Les yeux d'Elsa". "Gli occhi di Elsa" . Nel 1995 Giorgio Armani le ha dedicato l'intera collezione primavera-estate. 
Oggi la luce di Elsa Schiaparelli continua a brillare attraverso mostre in musei di tutto il mondo, da Parigi a Philadelphia, ottenendo sempre una grande affluenza di visitatori. L'arte di Elsa oggi ritorna a splendere con la riapertura del suo atelier proprio al 21 di place Vendome, dove era la sua sede storica: tre piani con atelier e show room, con quel sapore surrealista che piacevatanto all'artista. Lo spazio di 800 mq è stato inaugurato da Farida Khelfa, elegante cinquantenne di origini algerine, ex top model e musa di Azzedine Alaja e Jean Paul Gaultier, scelta da Diego Della Valle (che ha rilevato il marchio nel 2007) per rappresentare la maison.
Ovviamente sono graditi commenti, critiche, preferenze...Fatemi sapere che ne pensate! Per oggi è tutto, Baci baci, UptownGirL

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