Non sono una da propositi di gennaio, IO.
Chiedo all'anno nuovo di cominciare bene e poi butto giù una lista di ciò che non manterrò? No, mai! E' contraddizione e violenza verso se stesse ed io, in genere, mi voglio bene, al più, per esigenze organizzative, posso abbozzare qualche programma a inizio settembre, che mi fa sempre sentire un po' ai nastri di partenza ma comunque anche lì poca roba: una cosa del tipo "Chi li porterà all'asilo?" o "Con chistaranno il pomeriggio?" è per me già sufficiente.Da qualche giorno però, mi ruzzola in testa un'idea. Stramba eh. Un sogno, un desiderio che vorrei diventasse realtà nuda e cruda in questo 2014, possibilmente fin da subito, da stasera o per lo meno, quanto prima: IO VOGLIO RICOMINCIARE A DORMIRE.
La notte in fondo, è fatta per questo, e passarla vegliando, non è naturale.
Di giorno qui si combattono "battaglie" da guerriero e di notte, il guerriero dovrebbe riposare.La posizione orizzontale richiama gli occhi chiusi, ci hanno fatto pure le bambole (la tiri su occhi aperti, la metti giù occhi chiusi), e mi devo rassegnare che questo non debba valere anche per l'essere umano? O comunque che non valga per me?Che cosa sia il sonno, i miei figli non lo sanno, non lo amano, non lo vogliono e soprattutto non ne sentono la necessità, quindi lo combattono. Quella magnifica sensazione di oblio che ti prende quando, dopo fatiche da Ercole, senti di meritarti un riposo ristoratore, e le gambe prima e la mente poi, ti dicono "Sì, questo è il tuo momento", loro, i desposti, la dissacrano, ne prendono il concetto e lo fanno a pezzettini, insieme con quel che resta di me e del mio fragile equilibrio psicofisico. Termina la cena e inizia la battaglia su chi resisterà più a lungo, io nemmeno a dirlo, perdo in partenza, loro no, loro si contendono il podio, la coppa, il premio di miglior scass... e della giornata! Vince l’ultimo che si addormenta e per resistere, entrambi, hanno tecniche personalizzate e comunque, la guerra è guerra e tutti i metodi sono validi.
Cestino, può andare cinque volte di fila in bagno e starci mezz'ora ogni volta, (un bambino, che preferisce stare seduto sul water invece di dormire fa riflettere!) e da li pronunciare 350 mamma e papà in meno di un minuto: un campione nel suo genere. In sequenza al bagno, arrivano le rincorse e i nascondigli in giro per casa, pur di non mettere il pigiama, i salti nel lettone che finiscono sempre con pianti e bernoccoli, i 350 mamma e/o papà, pronunciati da sotto le coperte, e in casi estremi la fame che spunta a ridosso del rintocco di mezzanotte (perché oramai è lì che siamo arrivati con l'orario), ci manca solo che chieda spaghetti!
Cicina a queste armi risponde come può, e nonostante i suoi otto mesi (anzi forse proprio per quelli), se la cava piuttosto bene. Lei con il sonno fa proprio a pugni e non in senso metaforico. Le palpebre non reggono, gli occhi si chiudono e lei si divincola manco fosse un'escapologista allo scadere del tempo. Lancia pugni in aria, simula calci, si gira e contorce, credetemi a osservarla c'è da rimanere stupiti e quasi sempre ce la fa anche lei ad addormentarsi, il giorno dopo, caso mai ci dovesse riuscire prima, c'è da star certi, che si risveglierà, vorrà giocare e allora saranno guai. Seri.
Sono due campioni in specialità. Dei primati.
In tutto questo io e il Principe ci guardiamo sconsolati, e forse ci compatiamo a vicenda, lui alle prese con Cestino, io con Cicina, sembriamo i responsabili di una catena di montaggio che va per tutti i versi, e quando ci incrociamo in corridoio, ci guardiamo amorevolmente a vicenda, come si fa con uno di cui pensi "Poro disgraziato!" e ci diciamo in contemporanea "Non ne posso più!".
Prima o poi gli proporrò di fare le valigie e fuggire insieme!
Questa succede più o meno tutte le sere, nonostante Tracy Hoggs, il Sig. Estvill, i riti e le routine. E’ iniziato tutto tre anni e mezzo fa e non vi ho ancora parlato dei risvegli notturni.
La foto non c’entra niente? C’entra, c’entra perché ieri sera mentre attendevo che tutto ciò finisse, ne ho fatta fuori mezza confezione, e avrebbe dovuto essere “il giorno della dieta”.