Credit: Science/AAAS
L'origine di molti meteoriti marziani rinvenuti sulla Terra, sarebbe l'unico grande impatto che generò il cratere Mojave, di 55 chilometri di diametro, profondo 2,6 chilometri, avvenuto sul Pianeta Rosso 5 milioni di anni fa.
In base al nuovo studio pubblicato sulla rivista Science, l'incidente cosmico fu il responsabile della maggior parte delle rocce marziane piombate sulla Terra, conosciute come "shergottiti", dal nome della località in cui fu ritrovata la prima, Shergotty in India, il 25 agosto 1865.
Gli scienziati combattono da anni con le rocce espulse dalla superficie di Marte molto tempo fa.
Il loro studio è fondamentale e può apportare importanti indizi per comprendere la geologia planetaria.
Sono state classificate in tre categorie principali a seconda della loro composizione chimica: chassigniti, nakhliti e shergottiti. Queste ultime costituiscono circa i tre quarti di tutte le rocce ritrovate e sono state ampiamente. studiate.
Per stabilire il loro luogo di provenienza, i ricercatori hanno combinato diversi tipi di dati ognuno dei quali ha suggerito il cratere Mojave come il miglior candidato, anche se uno tra tutti, l'età stimata delle rocce, non si è dimostrato poi così chiaro.
Il team ha analizzato le immagini della superficie di Marte scattate dai diversi veicoli spaziali nel corso degli anni, alla ricerca di un cratere recente e di grandi dimensioni, che presentasse i classici "raggi" ad indicare un colpo in grado di lanciare detriti nello spazio, dato che le shergottiti sono pensate come rocce abbastanza giovani, cristallizzate tra i 150 e i 600 milioni di anni fa. E qui, il cratere Mojave si è distinto tra i migliori.
Successivamente la squadra ha esaminato le scansioni minerali (analisi della superficie a diverse grandezze d'onda) del Mojave e dell'area circostante, dimostrando che la composizione minerale del materiale roccioso sul bordo del cratere ha molto in comune con i meteoriti marziani arrivati sulla Terra.
Il team ha anche cercato di determinare l'età del cratere studiando la superficie intorno, attraverso la conta del numero di impatti nella zona e l'analisi della loro dimensione, sfruttando tecniche messe a punto con le missioni Apollo sulla Luna.
I dati hanno dimostrato che il cratere si è formato probabilmente 3 milioni di anni fa, concordando, più o meno, con uno studio basato sui raggi cosmici accumulati nelle rocce durante il loro viaggio verso la Terra, che le farebbe risalire a 5 milioni di anni fa.
Un'analisi precedente aveva, invece, dimostrato che l'altopiano del Mojave esiste da 4,3 miliardi di anni, per cui la logica vuole che anche le rocce, diventate poi meteoriti, abbiano la stessa età.
E allora, perché questa differenza di datazione?
Secondo i ricercatori, l'anomalia potrebbe essere spiegata con eventi successivi, come onde d'urto e fusioni, che avrebbero reimpostato l'età delle rocce, creando un vero e proprio "reset" geologico.
Maggiori informazioni: DOI: 10.1126/science.1247282
Abstract
Absolute ages for planetary surfaces are often inferred by crater densities and only indirectly constrained by the ages of meteorites. We show that the <5 million-year-old and 55-km-wide Mojave Crater is the ejection source for the meteorites classified as shergottites. Shergottites and this crater are linked by their coinciding meteorite ejection ages and the crater formation age, and mineralogical constraints. Because Mojave formed on 4.3 billion year old terrain, the original crystallization ages of shergottites are old, as inferred by Pb-Pb isotope ratios, and the much-quoted <600 million years shergottite ages are due to resetting. Thus, the cratering-based age determination method for Mars is now calibrated in situ, and shifts the absolute age of the oldest terrains of Mars backward by 200 million years.