Ieri sera avevo finito tardi di sfornare ed ero troppo stanca per riuscire a postare qualcosa, ma di certo non avrei potuto non condividere con voi la deliziosa ricetta di queste Margheritine di Stresa.
La ricetta l’ho estrapolata da qui, ma credo di avere da qualche parte il Librino degli amici di Cucinait dal quale è stata originariamente tratta.
Questi biscottini sono ultra-fondenti, friabili, setosi e, quando dico che si sciolgono letteralmente in bocca, non scherzo
La loro particolarità sta nel fatto che nell’impasto ci sono sì le uova (i tuorli in particolare) ma sono sode *.*
Non fate quella faccia che vi ho visti !!!
La consistenza finale del biscotto sarà davvero una meravigliosa sorpresa per il palato.
A tal proposito (intendo dei tuorli sodi), vi suggerirò nella ricetta un barbatrucco del Maestro Luca Montersino per cuocere solo i tuorli, conservando gli albumi che potranno essere utilizzati per altre preparazioni (come per esempio Le sublime gateau au chocolate de Maja) !
Questa è di certo una di quelle ricette semplicissime in cui il ruolo chiave è giocato dalla qualità delle materie prime: limoni freschissimi, ottimo burro e profumata vaniglia che andrebbe sicuramente meglio al posto della vanillina menzionata nella ricetta originale.
Si dice che all’incirca dopo un mese le margheritine risulteranno ancora più buone… io spero di riuscire a nasconderne una per vedere cosa ne vien fuori
Nel frattempo tengo qualche altro biscottino da accompagnare ad un fumante Tea Vanilla Caramel
… così come, nel romanzo “Polvere negli occhi” di Agatha Christie, la signorina Somers servì (tè e biscotti) al noto uomo d’affari, Rex Fortescue, subito prima della sua morte .
Spero solo che non debba poi servire anche a me l’intervento dell’ arzilla vecchietta di St. Mary Mead, Miss Marple, per risolvere un altro intricato giallo
Per fare il tè era il turno della signorina Somers. Non più giovane, con una faccia dolce e spaurita da capretta, la signorina Somers era la più nuova e la meno efficiente delle dattilografe. Aveva versato nella teiera l’acqua che ancora non bolliva, ma la poveretta non era mai sicura di quando bollisse l’acqua. Era, questo, uno dei tanti interrogativi che affliggevano la sua esistenza. Versò il tè e distribuì le tazze con un paio di biscotti in ogni piattino. (Agatha Christie, Polvere negli occhi – A Pocket Full Of Rye, 1953)
LE MARGHERITE DI STRESA
Ingredienti per circa 50 margherite, tagliabiscotti del diametro di 5cm
250 g di burro morbido
120 g di zucchero a velo, più altro per spolverare (meglio avere un colino o un setaccino
la buccia di 1/2 limone grattugiata fine (per me di 1 limone)
un pizzico di sale
una bustina di vanillina (come dicevo andrebbero decisamente meglio i semi di una bacca di vaniglia)
4 uova sode
200 g di fecola di patate
200 g di farina 0 di grano tenero (per me 100gr 0 e 100gr 00)
Prima di iniziare la ricetta vi riporto il “barbatrucco” di Luca Montersino per cuocere SOLO il tuorlo:
Sgusciare le uova, separando gli albumi (che potrete congelarli in bicchierini monodose o utilizzarli per altre preparazioni) e i tuorli. Questi ultimi andranno messi interi (quindi siate delicati, così da non romperli) in una ciotolina di vetro e poi coperti di acqua bollente. Bucherellare i tuorli (che nel frattempo inizieranno a rapprendersi – io mi aiuto con uno stuzzicadenti), trasferire la ciotola con acqua e tuorli nel microonde e far cuocere per 2 minuti alla massima potenza. Trascorso questo tempo, riprendere con molta attenzione la ciotola e sollevare dall’acqua solo i tuorli, eliminando gli eventuali residui di albume. Setacciarli, aiutandosi con un setaccio e un tarocco, raccogliendo la “polpa” in una ciotolina ed utilizzare come da preparazione.
Ed ora la ricetta in originale, con i miei appunti tra parentesi:
Preriscaldare il forno a 200°C (per me 180° – regolatevi a seconda del vostro forno perchè i biscotti devono risultare cotti ma chiari).
Aprire le uova e rimuovere il tuorlo, scartare il bianco e il guscio (nel caso decideste di cuocere solo il tuorlo con metodo Montersino procedere come sopra). Passare al setaccio il rosso d’uovo.
In un’ampia ciotola (o nella planetaria) raccogliere il burro tagliato a pezzetti, lo zucchero a velo, la buccia di limone, il sale e la vanillina (vaniglia), il rosso d’uovo setacciato, la fecola di patate e la farina (per me entrambe setacciate).
Impastare velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formare una palla e riporla in frigorifero (avvolta nella pellicola) per qualche decina di minuti per farla raffreddare.
Su un piano infarinato (per me tra due fogli di carta forno appena infarinati) stendere la pasta con un mattarello.
La pasta sarà alta 1 cm (per me qualcosa meno) e da questa ritagliare con un coppapasta a bordi smerlati o con uno stampino per biscotti, delle margherite di diametro di 5 cm.
Disporre i biscotti ben distanziati gli uni dagli altri su una placca da forno due placche da forno precedentemente coperta/e con carta forno.
Con il dito formare un avvallamento nel centro di ogni margherita (io avevo l’apposito stampino per fare questi biscotti altrimenti potrete aiutarvi a fare i fori con una bocchetta liscia da sac a poche del diametro di circa 1cm).
(A questo punto io ho rimesso le teglie con i biscotti per una mezz’oretta in frigo perchè faceva caldo e l’impasto si era un po’ scaldato)
A forno già caldo cuocete i biscotti per circa 10 minuti a 200°C (per me 180°C nella parte media del forno). Temperatura e tempi di cottura variano sempre a seconda del tipo di forno.
Lasciare raffreddare sulla teglia (non toccateli prima perchè sono molto fragili) e spolverizzare con zucchero a velo.
Questa ricetta è tratta dal primo “Librino degli amici di Cucinait”.
Con questa ricetta partecipo ai contest
Sapori tra le righe – Un libro, una ricetta di Rossol@mpone
La Vaniglia di Mela’s kitchen
Baby Party di Inguacchiando e inciarmando
Limoni-AMO di Crema e panna
Forno che passione di La forchetta nel brodo
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