Un tea d'artista con Lina Passalacqua

Da Sadica @sadicamente

L'arte è tutta intorno a noi, specialmente se vivete in una città come Roma.
Specialmente se avete la fortuna di conoscere gli artisti di persona ed appassionarvi ancora di più alle opere e al loro mondo creativo.
Quante e svariate emozioni ci regala l'arte? Infinite.
Non vi è opera che possa lasciarvi indifferenti: che vi piaccia o meno, scatena in voi un qualcosa di inimmaginabile. Talvolta estasiante, talvolta meno.
Ma l'arte è bellezza, provocazione, stupore. Cosa non si fa in nome dell'arte?
A cominciare dai grandi artisti del passato che hanno reso celebre il nostro paese. Mi viene in mente il chiaro/scuro del Caravaggio (a Roma è possibile visionare ben 6 suoi dipinti in modo totalmente free girovagando per alcune chiese della città, tra cui Santa Maria del Popolo, San Luigi dei Francesi e San Domenico), la magnificenza immortale degli affreschi della Cappella Sistina del Michelangelo, ma anche di tutti quegli artisti meno noti che hanno contribuito a rendere meravigliosa questa città con le loro opere, da (ri)scoprire semplicemente osservando attentamente ogni angolo, ogni arcata, ogni vicoletto, perchè è proprio lì che scoprirete qualcosa di inaspettato.
Talvolta però la fortuna viene a bussarti a casa, quando scrivere per un giornale ti offre la possibilità di conoscere da vicino gli artisti contemporanei e che sorpresa poi scoprire che il tuo articolo non solo è stato apprezzato, ma che suscita la curiosità di un incontro. Un incontro travolgente ed emozionante, così come lo è stato quello che ho avuto con Lina Passalacqua, una pittrice dalle mille sfumature che con i suoi quadri ricchi di colori, dalle pennellate intense e decise, interpreta gli elementi della natura (acqua, terra, cielo, aria), le quattro stagioni, o per tornare agli esordi della sua carriera, si cimenta nel ciclo delle favole. Un percorso tanto cara all'artista intrapreso quando le sue figlie erano ancora in tenera età, immaginando di raccontare loro delle fiabe.
Già la fortuna di ascoltare le parole di storie di vita possono inebriarti, figuratevi quando invece ricevete persino un invito per visionare il suo studio, lì dove tutto viene creato, lì dove l'ispirazione ti rapisce completamente per riversare l'intuizione e l'idea su una tela, o meglio, prima su di un semplice foglio bianco che si trasforma e da vita a un bozzetto che sarà l'opera.
Un'emozione forte, quasi da capogiro, tra le opere che ricordi di aver visto in mostra o su un vecchio catalogo. Quelle stesse opere che ti hanno trasmesso una semplice percezione, tramutatasi poi in una straordinaria sorpresa. Avvolgente, entusiasmante, calda, così da arrossire di fronte a quella bellezza, a quel genio che suscita in te stupore, calore, emozione.
Così quando Lina mi ha fatto visionare anche alcuni bozzetti preparatori di recentissima creazione, il mio cuore ha avuto un sussulto, come le farfalle che volano nello stomaco.
Si dice così quando ci si innamora. Ma ci si può innamorare dell'arte?
Penso proprio di si. E quest'ultima difficilmente può deluderti.
Ad ogni modo, quel pomeriggio trascorso con Lina ed i suoi quadri è stato fortemente emozionante, denso di emozioni, di colori e di sorrisi. Si, perchè Lina ha un bellissimo sorriso contagioso ed i suoi colori tingono la tua pelle fino ad esser parte dell'opera stessa.
Provate anche voi ad immergervi nell'arte di Lina, in attesa di una sua nuova mostra.
Sicuramente emozionante e con quel brivido che corre lungo la schiena, vi infiammerete giocando con i colori e le immagini, così come novelli innamorati.

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