Pensate quel che volete di Zoltan Istvan, ma una cosa e' certa: e' difficile ignorarlo... (vedi qui, qui, su Estropico). Questa sua iperattivita' ha ora causato anche una reazione negativa: nella recente intervista al "candidato transumanista" alla Casa Bianca, si accenna ad una petizione online contro la sua candidatura.
Il messaggio della petizione e' forte:
Le posizioni e le attivita' di Zoltan Istvan e del suo partito politico non sono in linea con la Dichiarazione Transumanista. Non sono inclusive. Non dimostrano solidarieta' o interesse per la dignita' altrui. Noi siamo transumanisti e sconfessiamo qualsiasi partito politico o candidato che ci rappresenti falsamente o non accuratamente.Al momento la petizione ha raggiunto solo un'ottantina di firme, ma fra i firmatari spiccano nomi ben conosciuti da queste parti come Max More, James Hughes, Natasha Vita-More e altri.
Personalmente, ho gia' parlato delle mie forti perplessita' circa alcuni passaggi del suo libro (vedi: Ho finalmente finito The Transhumanist Wager...), quindi oggi mi concentro sulla sua candidatura.
Cominciamo con un qualcosa di probabilmente superfluo, giusto per essere sicuri di intenderci... La candidatura di Istvan e' uno stunt pubblicitario. Le sue probabilita' di essere eletto Presidente degli Stati Uniti sono esattamente 0,0% e scommetto che anche lui se ne rende perfettamente conto. Se per caso un paio di lettori pensassero invece che qualche speranza ce l'abbia, consiglio di esaminare la storia dei recenti candidati indipendenti alle elezioni presidenziali USA, tenendo a mente che alcuni avevano a propria disposizione milioni di dollari e migliaia, o decine di migliaia, di attivisti.
Chiarito questo "dettaglio", la domanda e' la seguente: visto che l'attenzione mediatica la sa senza dubbio attirare, che impressione del transumanesimo sapra' dare al grande pubblico? Francamente, la sua piattaforma elettorale non dovrebbe dispiacere a molti transumanisti. E' un fritto misto che sembra voler accontentare un po' tutte le anime del movimento, sia quella di sinistra, con il reddito minimo, che quella di destra o libertarian, con l'aliquota unica (anche se, in realta', una maggioranza delle proposte mi sembrano mirate alla sinistra libertaria: oltre al reddito minimo troviamo la legalizzazione delle droghe leggere, la diminuzione della popolazione carceraria, l'incoraggiamento delle tecnologie ecologiche).
I transumanisti di fede potrebbero obiettare al secondo punto: "Diffondere una cultura pro-scienza enfatizzando la ragione e i valori laici" e non penso sia un caso che la petizione di cui sopra sia stata lanciata da uno di loro.
Di certo non mancano le proposte al 100% transumaniste: longevismo, liberta' morfologica, prevenzione dei rischi esistenziali, etc. Insomma, almeno nella piattaforma, faccio fatica a trovar traccia di quella mancanza di inclusivita' e solidarieta' di cui nella petizione.
Diamo allora un'occhiata alla versione personale del transumanesimo elaborata da Istvan e illustrata in The Transhumanist Wager. Istvan ha battezzato la sua filosofia "Funzionalismo Teleologico Egocentrico" e l'ha riassunta nelle sue "Tre Leggi del Transumanismo":
- Un transumanista deve difendere la propria esistenza sopra qualunque altra cosa.
- Un transumanista deve lottare per raggiungere l'onnipotenza il prima possibile - purche' le sue azioni non contraddicano la Prima Legge.
- Un transumanista deve difendere il value [come lo traduco? Pregio? Utilita'? Virtu'?] nell'Universo - purche' le sue azioni non contraddicano la Prima e la Seconda Legge.
Veniamo, allora, a quello che secondo me e' il problema vero.
In America esiste una pratica democratica che recentemente si e' diffusa anche in Italia, quella delle elezioni primarie. E' una pratica encomiabile: incoraggia la partecipazione e avrebbe potuto galvanizzare il movimento e fare da catalista al suo ingresso in politica. Senza dubbio sarebbe stato difficile organizzare il tutto e ci sarebbe stato un boicotto da parte di coloro contrari all'idea stessa (io stesso ritengo sarebbe piu' produttivo "infettare" i partiti politici correnti con memi transumanisti), ma il candidato emerso alla fine del processo avrebbe avuto una legittimita' che Istvan non puo' pretendere di avere.
Ammetto che a volte serva un battistrada che si butti nella mischia di propria iniziativa, senza lasciarsi rallentare da interminabili diatribe organizzative, ma chi sceglie questa strada non puo' lamentarsi se alcuni lo descriveranno come auto-candidato alla Casa Bianca. Gli unici ad averlo eletto al ruolo di "candidato transumanista", leggo sul sito del suo partito, sono stati i suoi party officers e questi sono tre, Istvan incluso... Ora capisco il commento di un firmatario della petizione secondo il quale Istvan avrebbe tendenze autoritarie.
Conclusioni
Questa e'
Insomma, non sottoscrivo ne' le entusiastiche adesioni, ne' la petizione anti-Istvan. Metto invece il popcorn nel microonde, mi siedo in poltrona e mi guardo il film da spettatore (spero) imparziale...