Un treppiede alternativo per fare foto ovunque: Joby Gorillapod

Creato il 27 giugno 2011 da Ragdoll @FotoComeFare

La prima volta che ho visto il Gorillapod ne sono rimasto veramente intrigato. Mi è sembrata subito la soluzione definitiva per avere a disposizione un treppiede anche quando non sarebbe normalmente possibile.

Grazie ai miei fratelli , da qualche mese ne possiedo uno anch’io (il modello GorillaPod SLR-Zoom, per la precisione) e in questa recensione ti spiego cosa lo rende un acquisto veramente conveniente per tutti i fotografi.

NIKON FE Gorillapod HDR di Mixtribe Photo

Gorillapod love di Earl – What I Saw 2.0

Cos’è un Gorillapod?


Come puoi notare dalle foto in questa pagina, il Gorillapod è un piccolo treppiede con le gambe modellabili e ruotabili indipendentemente l’una dall’altra. Le forme e le configurazioni che il Gorillapod può assumere sono veramente numerosissime.

La configurabilità è data dal fatto che le sue gambe sono composte ciascuna da una serie di sfere snodate. Inoltre, ogni sfera è rivestita di gomma. Quindi, oltre a poter modellare a piacimento la sua forma, è anche facile farlo aderire a qualsiasi superficie, evitando scivolamenti.

Ovviamente, in cima al Gorillapod si trova l’aggancio per la fotocamera dotato di una vite compatibile con tutte le fotocamere.

Ne esistono molte versioni:

  • il Gorillapod SLR-Zoom regge fino a 3 kg,
  • il Gorillapod Focus regge fino a 5 kg,
  • il Gorillapod SLR GP2 regge fino a 800 g,
  • il Gorillapod base è invece per le compatte, regge fino a 325 g.

A cosa mi serve un Gorillapod?

Se i tuoi interessi sono limitati alla fotografia paesaggistica, allora sei abituato a fare uso di un treppiede, ad essere sempre libero di portarne uno anche molto ingombrante e a trovare sempre lo spazio per posizionarlo.

Ma il treppiede torna utile anche in molti altri generi fotografici, per evitare foto mosse, per assicurarsi foto nitide e per fare autoscatti. Sfortunatamente però, esistono molte situazioni in cui il treppiede può essere estremamente scomodo da trasportare, possono non esserci lo spazio o le condizioni per posizionarlo oppure ciò può essere addirittura proibito.

Il più grosso ostacolo all’uso del treppiede deriva dal fatto che un buon treppiede è molto ingombrante, anche quando è chiuso, oltre a poter essere abbastanza pesante. Se sei appassionato di fotografia in viaggio, o se sei abituato a portare con te la fotocamera ogni volta che esci di casa, ti sarai sicuramente trovato in situazioni in cui avresti avuto bisogno di un treppiede, ma non hai potuto portarlo con te.

Un Gorillapod entra facilmente di una borsa o in uno zaino (è lungo meno di 30cm). Se non ci sta con le gambe allungate puoi sempre piegarle e modellarle maniera che ci entri. Nel momento in cui ti serve, è facile trovare un supporto sul quale fissarlo per scattare foto altrimenti impossibili.

Ad esempio è facile avvinghiarlo ad un albero, allo schienale di una panchina, ad un passamano, ad un palo, oltre che ovviamente appoggiarlo per terra o su un muretto o su qualsiasi altra superficie piana.

Il Gorillapod torna utile anche se sei abituato a fotografare prodotti e cibo, o qualsiasi altro oggetto che solitamente sta poggiato su un tavolo. Infatti puoi appoggiare il Gorillapod al tavolo e regolarne l’altezza piegando le gambe in maniera da posizionare la macchina fotografica al meglio.

Io l’ho usato anche come sostegno per flash esterno. I risultati migliori con il flash esterno si ottengono separandolo dalla fotocamera. Ho usato il Gorillapod per scegliere liberamente la posizione giusta del flash relativamente ad un oggetto che stavo fotografando, poggiato su un tavolo.

gorillapod love di cindiann

Hold Tight di Karen ♥ Flower

Il Gorillapod è facile da usare?

Trovare la configurazione giusta per le gambe del Gorillapod è piuttosto semplice, spingendo e tirando la soluzione migliore si trova velocemente. Unica cosa, è necessario esercitare un po’ di forza per piegare le gambe. Non possono essere troppo morbide, altrimenti non reggerebbero il peso della fotocamera.

La cosa che non ti aspetti è che, dopo aver girato, piegato, modellato le gambe, effettivamente la piastra su cui è fissata la fotocamera si può trovare in una posizione che non è la migliore per l’inquadratura che desideri. Quindi, mentre imposti le gambe è necessario tenere d’occhio come viene ruotata ed inclinata la fotocamera.

Questo è infatti secondo me è l’unico difetto del Gorillapod: la difficoltà di tenere la macchina fotografica orientata come preferiresti, anche dopo aver configurato correttamente le gambe. Per questo, se usi una reflex, viene in soccorso la testa a sfera (si chiama Joby Gorillapod Ball Head), che permette di orientare la fotocamera indipendentemente dalla posizione del treppiede.

Quindi, secondo me, insieme al Gorillapod fai bene ad acquistare la testa a sfera, che include anche una livella per aiutare a tenere la fotocamera orizzontale.

Allora lo compro?

Se ti sei mai trovato in una situazione in cui hai rimpianto di non avere con te un treppiede per stabilizzare la fotocamera, il Gorillapod è l’accessorio che fa al caso tuo. Con un po’ di pratica, riuscirai a non trovarti più in queste situazioni.

Considera anche attentamente, se hai una reflex, l’acquisto della testa a sfera abbinata, che consentirà di trarne il massimo giovamento.

L’unico ostacolo all’acquisto potrebbe essere il prezzo. Il Gorillapod base, per le compatte, costa poco meno di 30€.

Ai possessori di reflex invece consiglio il GorillaPod SLR-Zoom, poichè il Gorillapod SLR GP2 non regge appena si usa un obiettivo un po’ più pesante (questo può bastare per una bridge). Il primo si trova in commercio tra i 40€ e i 50€, mentre il secondo costa una decina di euro in meno. Inoltre, la testa a sfera aggiuntiva costa altri 40€ circa (la trovi qui: Joby Gorillapod Ball Head).

Questi prezzi sono giustificati da una qualità costruttiva eccellente: il Gorillapod è indistruttibile. Questo aspetto, unito al fatto che in molte situazioni ti permetterà di scattare foto altrimenti impossibili, lo rendono un accessorio da avere assolutamente nel proprio corredo fotografico.

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