Un ufo visto dal satellite

Creato il 10 gennaio 2014 da Dariosumer
Il Meteosat-3 registra un’immagine sensazionale: un oggetto stazionario a 36.000 km dalla Terra


Capita, a chi si interessa del fenomeno UFO soltanto occasionalmente o più spesso nei mesi estivi, di andarsene in giro con il naso per aria, per cercare di vedere anche se per qualche misero secondo, questi strani oggetti volanti, tanto elusivi quanto misteriosi. Ben altra cosa è l’osservazione, di un fenomeno riconducibile ad un UFO, dallo spazio. Infatti i satelliti geostazionari che circondano la Terra hanno occhi elettronici che spiano il tempo atmosferico, gli impianti militari ed industriali, l’inquinamento e chissà quale altro aspetto.
Nel 1993, alle ore 18.30 (ore 20.30 UTC) del 3 settembre, accadde qualcosa di assolutamente inatteso.
Il Signor Vittorio Orlando, radioamatore con l’hobby della meteorologia, riceve dal suo potente apparato un’immagine che deriva dal Meteosat-3 che, in alcune ore della giornata, viene usato come “trasponder” per il segnale del Meteosat-4, che non vola a livello europeo, ma è collocato sul continente americano, più o meno sul Golfo del Messico.
L’immagine ricevuta è sconcertante: sulla sinistra in alto, dove è possibile scorgere il cielo e la curvatura della Terra e dove non dovrebbe esserci nulla, c’è invece un oggetto volante non identificato di forma lenticolare, che sembra essere geostazionario, posizionato col suo asse principale parallelo al suolo terrestre.
A questo punto l’analisi del fotogramma genera domande cui, se possibile, dare delle risposte. Cos’è l’oggetto fotografato? E’ forse un satellite artificiale?
Alla seconda domanda si risponde con un secco NO! Perché in quella zona di spazio non ci sono altri corpi denunciati dal controllo NORAD. Ciò però non vuol dire che non ci sia qualche satellite spia non denunciato, un “satellite ombra”, che espleta le sue segrete informazioni, senza che i normali organi di comunicazione ne sappiano qualcosa.
Infatti nessuno metterebbe un satellite segreto su un’orbita che interferisse così fortemente con le orbite di indiscrete telecamere. Va sottolineato che l’oggetto inquadrato non è della classica forma satellitare, ma discoidale: essa si presterebbe molto male a correzioni di rotta, non appare adatta a volare geostazionariamente sul pianeta a causa dell’esposizione di alcune parti alle micro meteoriti, al forte calore solare ed alla bassa temperatura che si registrerebbe nelle zone in ombra.
Inoltre, non si notano, anche impiegando ingrandimenti, particolari modanature sullo scafo che implichino la presenza di micromotori, necessari a correggere l’impostazione e l’orientamento delle antenne che dovrebbero trovarsi a bordo dell’oggetto per ricevere e trasmettere a terra, a meno che queste antenne non ci siano ma… cosa ce ne facciamo di un satellite con cui non possiamo trasmettere e ricevere?
Silenzio dai centri meteo
L’oggetto in questione, poi, risulta quasi sicuramente ruotare sul suo asse principale, in quanto l’immagine ricevuta dal nostro radioamatore contiene informazioni sulle emissioni all’infrarosso degli oggetti ripresi, cioè sul calore emesso di questi oggetti; e si nota come l’oggetto, pur essendo a 36.000 km di altezza, dove la temperatura è dell’ordine dei -200 gradi sotto lo zero di Kelvin, non presenta zone radianti in modo differente il calore.
A quell’altezza tale fenomeno si può avere solo se l’oggetto in questione ruota sul suo asse, esponendo periodicamente tutte le sue parti al calore solare, omogeneizzando così la temperatura su tutta la superficie dell’oggetto stesso.
Una fascia più scura circonda l’oggetto, e tale anomalia appare essere in accordo con numerose foto di oggetti volanti non identificati fotografati anche da terra.
Va anche considerato che una schermata come quella catturata dal nostro radioamatore genovese ha un tempo di trasmissione di circa tre minuti e trenta secondi, necessario perché il sistema di “videolento” trasmetta tutte le righe che compongono l’immagine.
Sappiamo che l’immagine così com’è, è stata ricevuta da altri radioamatori, tra cui un belga, ed una cosa è certa: anche alla centrale operativa di controllo dei satelliti meteorologici in Germania l’immagine deve aver fatto un certo scalpore. Ma nessuna comunicazione è arrivata in tal senso dal centro di Armstaad, come se nessuno avesse fatto caso allo strano oggetto.
E’ inutile dire che nella schermata successiva che riprende la zona di coordinate LY CMS IR l’oggetto misterioso era scomparso.
Ovviamente qualche scettico proverà a dire che l’oggetto della nostra discussione potrebbe essere un residuo di spazzatura stellare, qualche pezzo di satellite abbandonato che passava di là, oppure il solito fulmine globulare, fenomeno meteo fisico più elusivo di un UFO, ma i nostri attenti lettori non si lasceranno certo convincere da simili dichiarazioni.
E’ una struttura pseudo geometrica
Di Vittorio Orlando
In relazione all’Immagine ricevuta il 3.9.1993 alle ore 18.30 UTC, ore 20.30 locali, nella quale si nota un oggetto non identificato, rendo noto che tale immagine è stata rilevata da un calcolatore 66Mhz, compatibile IBM, con definizione di scheda grafica 1024x768, mediante materiale fornito dal Dottor Roberto Fontana, con laboratorio in Cumiana, provincia di Torino.
Il materiale impiegato consiste in:
1) Parabola marca TEKO, avente 120cm di diametro
2) Scheda ricezione satelliti MP8 Professional progettata dal Dottor R. Fontana
3) Software MP8 Professional, programmato dal Dottor R. Fontana
Il software registra le immagini con estensione LST. Tale estensione non consente (per quanto mi risulta), la possibilità di modificarle con nessun programma di grafica, e quindi l’autenticità di tale immagine è indiscutibile.
Tengo inoltre a precisare che tale immagine è da me conservata, con estensione originale, presso il mio domicilio, a disposizione di eventuali accertamenti.
Per motivi tecnici ho convertito l’immagine in vostro possesso con estensione PCX per darvi la possibilità di poterla analizzare attentamente, perché in un calcolatore sprovvisto della scheda MP8 Professional è impossibile visualizzarla.
Avrete notato che l’immagine in questione è stata ricevuta all’infrarosso, e ingrandendo la faccia superiore dell’oggetto, si rilevano delle forme pseudogeometriche, che fanno pensare ad una struttura costituita forse da condotti o da spazi con temperature diverse, mentre lo spessore laterale è indubbiamente più scuro, essendo esso riscaldato a temperatura molto più elevata provocata dalla posizione del sole, al momento dell’acquisizione.
L’immagine è stata salvata in modo definitivo per puro caso, in quanto, al momento dell’acquisizione, mi trovavo in poltrona vicino al calcolatore, e stavo guardando un programma televisivo. Appena mi sono accorto, sbirciando il monitor, della particolarità ricevuta, mi sono apprestato a rinominare l’immagine stessa, altrimenti alla successiva ricezione in formato LYCMS sarebbe stata cancellata automaticamente dal programma.
Su consiglio di un collega radioamatore mi sono rivolto, dopo circa una settimana, ad un giornalista di un quotidiano di Genova, e precisamente al “Secolo XIX”, nel quale è stato pubblicato un articolo corredato da foto.
Sottolineo di non essere un ufologo, ma soltanto un radioamatore con nominativo ministeriale IK1HLJ.
Articolo scritto da Corrado Malanga

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