Un viaggio lungo 4 anni

Creato il 28 maggio 2014 da Italianbychance

“Sei stata coraggiosa a metterti con un extracomunitario”.  Lei è…come dire…naïve, raramente pensa prima di parlare.

Dal di fuori poteva suonare maleducata, offensiva, ma nel contesto del discorso ho capito cosa volesse dire. in fondo ancora non viviamo in una città né in un paese dove le coppie miste sono considerate la normalità.

Trovo comunque che in questa frase ci sia qualcosa di vero. Perché sposare un uomo o una donna di un’altra cultura è un passo coraggioso!  Di qualsiasi paese sia. Sembra facile ma sono convinta che non tutti siano in grado di farlo. Non si sposa solo una persona, ma tutta una cultura!

Tanti tanti anni fa, quando ancora le nostre erano due vite parallele in attesa di incontrarsi, sono rimasta scioccata da una risposta assurda di una conoscente che aveva sposato uno “straniero”.  “Non ti piacerebbe andare a visitare il suo paese?” le chiesero  “No no, assolutamente no!” rispose lei quasi schifata davanti a lui imbarazzatissimo! Senza giudicare le scelte altrui cito Andrea De Carlo in Pura Vita  “Non puoi volere una zebra e non accettare le sue strisce”. E’ un discorso profondo, forse troppo complicato da descrivere.

La cosa bella è andare alla scoperta! Sempre che se ne abbia voglia!

Io mi perdo ogni tanto ad immaginare la sua infanzia e allora mi racconta di quando giocava con i suoi fratelli e delle marachelle che facevano. Di quando andava a scuola con la divisa che doveva essere sempre bianca e immacolata altrimenti chi la sentiva la maestra?! Dei giochi, dei suoi amici, del primo film che ha visto al cinema e che ogni volta che lo danno in tv vuole rivedere! Mi racconta anche di quando c’era la guerra, del coprifuoco, delle luci che la sera dovevano essere obbligatoriamente spente…

Sposare una persona di un’altra cultura significa arricchirsi di conoscenze, di eventi storici e di tutte quelle nozioni che altrimenti non avremmo modo di apprendere semplicemente perché la nostra cultura eurocentrica non ne tiene conto. Significa conoscere la geografia, la letteratura e gli autori, gli artisti, la moda di un altro paese. I saree che a noi possono sembrare tutti uguali hanno in realtà modi diversi di essere indossati a seconda della regione, stampe e colori che variano di stagione in stagione…proprio come i nostri abiti. E sono semplicemente meravigliosi!

E poi si possono sempre fare paragoni e trovare le similitudini e le estreme differenze tra le nostre tradizioni.

Per non parlare della cucina! Assaporare nuovi sapori e nuovi alimenti…nuovi piatti!

E cosa ne dite della possibilità di imparare una nuova lingua? Tutto di guadagnato!

Insomma se è vero che viaggiare allarga la mente, stare con una persona di una cultura diversa è un viaggio continuo!  O almeno, questa è la mia esperienza da quattro anni a questa parte.

E se tornassi indietro? Farei la stessa scelta!

Chissà se per lui è la stessa cosa?!


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