La migliore simulazione spaziale di sempre?
"Questo è un piccolo passo per un uomo ma un grande passo per l'Umanità". Tutti noi abbiamo visto almeno una volta il filmato di Neil Armstrong, primo uomo ad aver messo piede sulla Luna, nel 1969, che pronuncia una delle frasi più celebri e significative della storia e abbiamo sognato di viaggiare nello spazio verso mondi sconosciuti. Sicuramente questo sogno lo aveva sin da bambino Felipe Falanghe, impiegato di Team Squad che fino a quattro anni fa si occupava di gestione del marketing per lo sviluppo di tecnologie interattive e creazioni multimediali a Città del Messico. Felipe era tuttavia troppo stressato dal suo lavoro e stava per dimettersi quando gli fu chiesto, prima di andarsene, cosa avrebbe voluto fare nella vita e lui rispose che avrebbe voluto creare un videogioco: non credette alle sue orecchie quando i suoi capi gli dissero di mostrare loro la sua idea e Felipe, oggi lead designer di Kerball Space Program, tirò fuori un progetto che aveva sin da ragazzino quando, in Brasile, suo paese natale, insieme ai suoi amici creava dei piccoli omini giocattolo di latta, da lui chiamati Kerbal, provando a lanciarli nello spazio a bordo di rudimentali fuochi d'artificio. Team Squad appoggiò il progetto di Felipe e, sette mesi dopo, Kerbal Space Program fu reso disponibile in alpha su Steam: sin da subito si intuì di trovarci di fronte ad un gioco brillante, con potenzialità enormi e dopo quattro anni di sviluppo e una community sempre crescente a sostegno, è con grande emozione e trasporto che ci accingiamo a condividere questo prodotto, unico nel suo genere, con voi.
Cos’è Kerbal Space Program?
Si tratta senza dubbio della più accurata e divertente simulazione spaziale mai creata; potete costruire razzi, lanciarli nello spazio ed esplorare l'immenso sistema planetario intorno al Sole: questo include atterraggi su pianeti inesplorati e raccolta di dati scientifici restando in orbita attorno ad essi o sulla loro superficie. Il centro della vostra azione, dove sono ubicati gli edifici principali dai quali pianificherete sia la costruzione dei razzi sia i voli, è il pianeta Kerbin, controparte della Terra con conformazioni fisiche simili, anche se i continenti sono disposti diversamente. Questo pianeta è abitato dai Kerbal, una buffa razza di umanoidi tra i quali spiccano i Kerbonauti, eroi che contribuiranno, a seconda che siano piloti, ingegneri, scienziati o turisti spaziali, al vostro scopo che sarà quello di aiutarli a raggiungere i loro obiettivi di ricerca e sviluppo e di guidarli nei loro viaggi interplanetari.
Ci sono tre modalità di gioco: il sandbox che vi permetterà di costruire qualunque razzo o aereo senza alcun tipo di limitazione o conseguenza negativa per il fallimento; la modalità scienza, molto più strutturata, che vi permetterà di accedere alle varie tecnologie dei razzi attraverso la sperimentazione; la modalità carriera che vi metterà dei paletti legati al campo economico. Qui infatti per progredire nell'esplorazione spaziale, sarete vincolati al completamento di contratti per reperire fondi e per guadagnare reputazione oltre a punti scienza utili tanto quanto nella seconda modalità citata. Ad una prima osservazione, questi piccoli umanoidi, somiglianti ai minion di "Cattivissimo Me", potrebbero far pensare ad un gioco semplice e demenziale ma Kerbal Space Program non lo è affatto e la fisica che lo regola è quanto di più realistico si possa trovare in un videogioco tanto che persino Newton applaudirebbe all'applicazione delle sue regole, ad esempio, quando il nostro veicolo verrà catturato dalla gravità di una luna o di un pianeta trovandosi alla giusta distanza oppure quando occorre aero-frenare (sfruttare l'attrito dell'aria nell'atmosfera per rallentare la nave spaziale). Prima di passare a descrivere le tre modalità nel dettaglio consigliamo tutti di familiarizzare con le basi del gioco attraverso i tutorial presenti: i più semplici vi consentiranno di imparare a costruire razzi, ad utilizzare i comandi di volo, a capire il funzionamento della Navball e a mettere in orbita il vostro razzo; mentre quelli più complessi cercheranno di insegnarvi come eseguire manovre più complicate come il "docking" (l'aggancio di due navi che stanno orbitando a velocità diverse, proprio come accade con la navetta Soyouz quando porta i rifornimenti o il nuovo equipaggio alla Base Spaziale Internazionale).
Spazio alla creatività
Nel Sandbox scatenerete la vostra fantasia senza preoccuparvi di alcuna conseguenza, tutti gli edifici sono al massimo livello (ovvero completamente costruiti) e il denaro e i punti scienza non sono presenti, avendo così il pieno accesso a tutti le parti per costruire il nostro razzo, per cui basterà entrare nel Vehicle Assembly Building dove avrete una lista di componenti utili divisi per categoria: le capsule per l'equipaggio, i serbatoi carburante, i motori, i computer di bordo, le parti strutturali per tenere insieme il tutto, le componenti aerodinamiche quali alettoni o scudi termici, la strumentazione scientifica e le varie utility come le scalette per scendere dal razzo o i paracadute.
Assemblare i pezzi è semplicissimo e l'editor modulare vi permetterà di unire virtualmente qualunque pezzo all'altro; potete cominciare, anche usando il solo intuito, con qualcosa che abbia vagamente la forma di un razzo. Potrete ruotare, moltiplicare e montare simmetricamente qualunque pezzo, attaccandolo ad un altro già presente, utilizzando l'interfaccia "drag and drop" con i pezzi che cambieranno la loro luminosità quando saranno attaccati correttamente. Non appena vi sentirete pronti, cliccate sul bottone di lancio e la vostra creazione sarà spostata sulla piattaforma esterna. A questo punto smetterete di essere ingegneri e diventerete piloti pronti al lancio: attenzione all'interfaccia della sequenze delle azioni, in quanto da essa dipenderà l'ordine dell'accensione dei motori, il distacco delle parti e l'apertura del paracadute. Avete accidentalmente aperto il paracadute insieme al secondo stadio del razzo e ora gira tutto? Nessun problema, potrete tornare al momento del lancio, sistemare di nuovo l'ordine delle azioni e ripartire. Avete dimenticato di mettere il paracadute (ehm, evitiamo di bere prima del lancio)? Tornate al momento antecedente al trasporto sulla base di lancio, aggiungetelo e riprovate. Che sia un successo o un fallimento, a seconda di come sia andato il volo, capirete quali modifiche applicare e quali migliorie apportare: se non siete riusciti a raggiungere i 70.000 metri utili ad effettuare un volo suborbitale, forse avete bisogno di un motore più potente; se al primo tentativo di curvare, il razzo è andato a testa in giù, dovrete sistemare meglio gli alettoni o aggiungere dei propulsori per manovrare con più precisione. Da qui in poi, nonostante la struttura senza limiti tipica del sandbox, avrete un intero sistema planetario da esplorare partendo da Mun, la prima luna di Kerbin, fino ai pianeti più lontani e difficili da raggiungere; non sarete obbligati a farlo, ma ciò vi darà un senso di progressione anche all'interno di questa modalità. In ultimo, c'è da dire che il mondo in cui si svolge Kerbal Space Program è persistente, nel senso che ad esempio potrete tranquillamente costruire una base spaziale sulla falsariga della ISS intorno al pianeta Duna (controparte di Marte) e lasciarla lì come stazione di rifornimento, allo stesso modo, se avrete lasciato un astronauta su Mun perché avevate finito il carburante per ripartire, resterà lì fino a che qualcuno non andrà a salvarlo (i Kerbal non muoiono di morte naturale).
Kerbal Space Program - Trailer della versione beta
Un po' di attenzione in più
Anche nella modalità Scienza avrete accesso ad ogni edificio al massimo livello e il denaro non sarà presente, tuttavia, le parti a vostra disposizione per costruire la nave spaziale saranno limitate e per ottenerle dovrete progredire nell'albero della scienza consultabile nel Research and Developent Building: qui potrete anche consultare tutte le informazioni raccolte durante gli esperimenti nei vostri viaggi.
Ottenere punti scienza è molto appagante e vi darà la sensazione di scoprire, poco per volta, ogni fenomeno presente nell'immenso sistema di Kerbal Space Program. Si passa ad esempio dalla semplice osservazione, da parte dei kerbonauti, del paesaggio che li circonda, sia rimanendo all'interno della capsula sia facendoli uscire per una EVA (attività extra veicolare) durante il volo o dopo essere atterrati sulla superficie di lune o pianeti. Potrete anche dotare il vostro veicolo di strumentazione scientifica, come termometri, barometri, scanner, per sapere quali materiali sono presenti sul suolo. Ognuna di queste raccolte di dati vi darà punti scienza ed essi saranno utili per sbloccare sempre più tecnologie. Per "portare a casa" questi dati raccolti, potrete trasmetterli su Kerbin attraverso l'antenna radio che monterete sulla navicella (questo vi farà perdere parte dei dati raccolti) oppure li annoterete ma, in questo caso, dovrete riportare la strumentazione sana e salva a terra. Qualora questo non fosse possibile, potrete raccogliere manualmente i dati di questi strumenti con una EVA del Kerbonauta, trasportarli nella capsula dell'equipaggio e poi sganciare la strumentazione prima del rientro atmosferico.
Lo spazio è una cosa seria
La modalità Carriera, la cui difficoltà può essere cambiata da facile a difficile alterando delle variabili come i soldi a disposizione all'inizio della partita o la possibilità o meno di tornare al momento del lancio in caso di fallimento, avrete a che fare con una vera e propria simulazione di un'organizzazione spaziale come la NASA o l'ESA. Tutti gli edifici saranno al livello uno e potrete migliorarli con il denaro man mano che progredirete avendo successo nelle missioni.
Diventeranno importanti gli edifici come il Mission Control, in cui potrete accettare dei contratti di lavoro che vanno dal semplice lancio del primo razzo a quelli più avanzati di esplorazione o atterraggio sui pianeti, dal salvataggio di un kerbonauta nello spazio al trasporto turistico spaziale per il quale dovrete costruire una speciale astronave che abbia anche posto per un passeggero, il quale apparirà molto spaventato durante il lancio e contentissimo una volta in orbita. Il successo di tali contratti vi porterà denaro, qualche punto scienza e punti reputazione. Altro importante edificio sarà l'Administration Building nel quale potrete reclutare uno dei quattro Kerbal a disposizione ed esperti, rispettivamente, di finanza, pubbliche relazioni, scienza e riparazioni: scegliendone uno, otterrete un bonus modificatore per aumentare denaro, reputazione o scienza a seconda della specialità del Kerbal reclutato. Possiamo ingaggiare nuovi piloti, ingegneri o scienziati anche se inizialmente ne avremo a disposizione quattro. I piloti possono muovere il razzo, gli ingegneri potranno riparare parti che si rompono durante il viaggio e gli scienziati aumenteranno i punti scienza ottenuti con la sperimentazione. Aumentare il livello dei vari edifici comporta la possibilità di fare più cose: ad esempio se non portiamo al livello due la rampa di lancio non potremo superare il peso di 18 tonnellate complessive per il razzo o se non aumenteremo il centro astronauti questi non impareranno a fare le EVA nello spazio e così via. La sensazione di progressione è massima ma se lo giocherete perfettamente, senza utilizzare alcun salvataggio veloce per riprovare una manovra o un atterraggio, la modalità Carriera sarà davvero difficilissima.
Kerbal Space Program - Sala Giochi
Per chi già possiede questo titolo che, ricordiamo, è in sviluppo e acquistabile già da quattro anni, la versione di rilascio, uscita da qualche giorno, non sarà di difficile comprensione. Tuttavia introduce delle novità molto interessanti: primo fra tutti, il rientro atmosferico e tutto ciò che ne deriva, in quanto dovremo dotare l'astronave dei nuovi scudi termici disponibili e manovrare la capsula in modo che non tenti di rientrare dalla parte del paracadute, a meno che abbiate voglia di Kerbal arrosto! L'aerodinamica è stata lievemente cambiata e dovrete fare una più precisa e realistica curva verso l'orizzonte per mettervi in orbita decentemente. Sono stati aggiunti anche effetti grafici al lancio e al momento di attraversare alcune parti dell'atmosfera in cui l'aria produce un attrito maggiore. Ci sono nuovi tipi di missione, nuove parti per costruire il razzo, un nuovo pannello 'Engineering Report' che vi segnalerà gli ovvi errori nella costruzione del razzo.
Il tutorial è stato arricchito per insegnare le basi in maniera ancor più precisa e, infine, sono state introdotte le Kerbal donne. Si tratta di un ottimo aggiornamento che rende ancor più brillante il prodotto. Il comparto grafico è abbastanza semplice e minimalista e, a prima vista, sembra abbastanza scarno. Tuttavia, trovarsi in orbita intorno ad un pianeta e vedere l'effetto di luce del sole che sorge, quando il razzo passa dal buio alla luce, dà una sensazione molto realistica e ricorda davvero da vicino tutti i vari filmati e le foto che ci manda la nostra Samantha Cristoforetti dalla ISS. Non è ancora esente da piccoli bug grafici quando, ad esempio, cerchiamo di fare delle manovre di trasferimento simulando le orbite ma è ben poca cosa e il tutto è davvero molto gradevole, senza aver bisogno di un PC particolarmente performante per girare in modo adeguato. Le musiche risultano davvero azzeccate spaziando dai motivi jazz/fusion durante la costruzione del razzo al genere ambient che suggerisce le varie situazioni di volo nello spazio. Kerbal Space Program è un gioco indubbiamente difficile e, forse, non è adatto a chi non ha almeno un minimo di pazienza: la difficoltà nella riuscita di un determinato obiettivo non ha nulla a che fare con il gioco in sé ma con la fisica con la quale vi troverete a fare i conti, per questo ci ricorda da vicino quello che l'essere umano ha fatto sul finire degli anni '50, quando ha messo un uomo in una capsula in cima a svariate tonnellate di carburante sparandolo fuori dal pianeta. Questa difficoltà può essere comunque ridotta utilizzando le mod che girano per la rete e che il gioco supporta sin dalla nascita con una voce apposita sul menù principale. La più famosa di queste aggiunte, Mechjeb, potrete ad esempio avere un pilota automatico che esegue le manovre per voi: forse facilita un po' troppo le cose ma vi dà un'idea del massimo risultato che potrete ottenere con l'astronave e, infatti, le manovre saranno eseguite con il massimo risparmio di carburante. Pronti a lanciarvi nello spazio?
Pro
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La più divertente e realistica simulazione di voli nello spazio mai creata
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Tutorial ampiamente migliorati
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Community enorme
Contro
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Manca il multiplayer
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Non c'è l'italiano (ufficialmente)