Un viaggio verso l’arte fotografica di David La Chappelle

Creato il 05 settembre 2013 da Monica7775 @modaestyleit

Avvicinadosi la fatidica settimana della Moda Milanese, tra un red carpet ed eventi da calendario, fa capolino nella nostra memoria uno dei più grandi fotografi del secolo. Il surreale  David La Chappelle.

Originario di Fairfield è fotografo e regista. Formatosi alla “North Carolina School of the Arts” e in seguito alla “School of the Arts” di New York,  ricevette il suo primo incarico professionale da fotografo da Andy Warhol per la rivista Interview Magazine.
Negli anni ha pubblicato diversi libri fotografici e come regista ha affrontato il mondo dei video musicali e alcuni documentari nonchè, promo per alcune importanti serie televisive come Desperate Houswives e Lost.

La Chapelle, da sempre ispiratosi al mondo dell’ Arte e affascinato dall’opera di Michelangelo,  ha creato una cifra stilistica inconfondibile. Evocativa, barocca e a tratti eccessiva, caricaturale e intuitiva. In poche parole, capace di catturare l’attenzione del pubblico con la sua visione di un Mondo a tinte forti perduto tra onirica, ossessioni e il senso stesso dell’esistenza.

Molte celebrità hanno posato per lui, tra cui: Courtney Love, sua musa ispiratrice

Pamela Anderson

e Amanda Lepore

Passando al Mondo del Cinema ricordiamo Leonardo di Caprio

Uma Thurman

e Drew Barrymore

per poi approdare al mondo della musica con artisti del calibro di Elton John

David Bowie

e Alicia Keys

La sua forma espressiva in costante evoluzione si esalta e rinnova in ogni scatto, rendendolo uno dei fotografi di moda e spettacolo più acclamati, nonchè il più prolifico in termini di produzione, su commitenza o meno.

Le sue “opere” sono state esposte nei musei più importanti del mondo e tra pochi giorni approderanno a Varsavia nell’ambito della  personale  “In God We Trust:
 The Religious Mosaic In America“presso il Zachęta Narodowa Galeria Sztuki e Parigi per l’ esposizione “Masculine/Masculine. The Nude Man in Art from 1800 to the Present Day” presso il Musée d’Orsay.


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