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Un Video di 3 Minuti per Aiutarti a Decidere: Posto Fisso o Libertà?

Creato il 30 ottobre 2014 da Sunday @EliSundayAnne

Questa sera ho ricevuto un messaggio: “Mi è arrivata la convocazione per un posto a tempo indeterminato. Devo decidere entro domani mattina. Help”.

Cosa dire? Cosa consigliare? Lasciar perdere il posto fisso, o accettarlo e chiudersi nella sicurezza che questo ci dà?

Tutto ciò che vogliamo fare lo sappiamo già, dentro di noi. Se non lo sapessimo già, non avremmo bisogno di chiedere consiglio a nessuno: avremmo già detto sì.

I no alle cose che son giuste per gli altri sono i più difficili da dire. @EliSundayAnneClick To TweetPowered By CoSchedule

Guarda il video thailandese qui sopra. Si chiama “YOU CAN BE A HERO, TOO”:
ANCHE TU PUOI ESSERE UN EROE.

La vita è più bella quando si dà agli altri ciò che desiderano. Ciò che fa loro del bene.

Come si fa a diventare un eroe? Semplice: basta fare ciò che fa stare bene chi ci sta accanto, dalla famiglia agli estranei che ci incrociano nel loro cammino di vita.

Quando si deve compiere una scelta, la più giusta è quella che ci fa contribuire al mondo con i nostri talenti. Quella che ci permette di essere noi. Che ci lascia esprimere le nostre abilità, il nostro genio. Quella che, nella vita di tutti i giorni, ci fa essere eroi: eroi del nostro piccolo mondo, eroi tra gli amici, eroi per degli sconosciuti, eroi per un bambino, nel nostro paese o in un altro.

Se pensiamo che il posto a tempo indeterminato ci tarperà le ali, non accettiamolo. Se invece il posto fisso può essere un modo per usare le nostre ali - e saremmo felici di usarle in quel contesto lì -, allora accettiamo l’offerta.

Ma se sentiamo dentro di noi che quel contesto non ci lascerebbe esprimere in pieno i nostri talenti, la nostra voglia di fare, allora accettarlo sarebbe solo un prolungare la pena.

Sono una grande fan di Leo Buscaglia dagli anni novanta: posso dire che, se sono poi partita, è stato anche grazie a lui e ai suoi libri, al suo pensiero e modo di prendere la vita. Nel suo libro Nati per amare ha scritto: “Mi avevano detto che, se avessi mollato un buon lavoro per fare il giro del mondo, me ne sarei pentito e sicuramente non sarei mai stato abilitato all’insegnamento. Io però me ne sono andato ugualmente.
E quando sono tornato ho trovato un lavoro anche migliore del primo. E ho ottenuto l’abilitazione, nonostante il mio colpo di testa”.

Capito?

Via il senso di colpa: per essere eroi, si deve fare ciò che si sente. @EliSundayAnneClick To TweetPowered By CoSchedule

Durante il mio secondo anno di aspettativa ero in Myanmar, e una ragazza mi disse: “Accetta di fare un lavoro che quando ne parli non ti venga quella faccia lì”. Le avevo appena parlato di un’offerta di lavoro per fare l’insegnante (di nuovo!) in Thailandia.

E nella tua vita? Cos’è ciò che desideri fare davvero? Cosa vuoi diventare?
Cosa vuoi veramente?

Datti una chance per diventare una persona migliore di quella che sei adesso. Non ti accontentare: se possibile, scegli ciò che vuoi, non ciò che è giusto.

Non accettare un lavoro che, quando ne parli, ti venga quella faccia lì. L’unica faccia consentita è quella in cui splende un sorriso come questo.

 

Cambogia lasciare il posto fisso


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