La notizia del sequestro e della rapida esecuzione di Vittorio Arrigoni mi colpì molto. E mi sorprendo da me (o di me) nel parlarne al passato remoto; ma è davvero così, la sua morte avvenne prima di tutti i lunghissimi giorni di parole, chiacchiere da bar e da forum, dispute tra chi lo criticava e chi ne faceva un eroe, tra chi metteva in dubbio il suo pacifismo e chi lo dichiarava vittima di un complotto sionista.
Sembra passato un secolo.
La notizia mi colpì perchè anch'io ho fatto del volontariato uno stile di vita (in maniera diversa e in settori diversi) e perchè sono un pacifista convinto.
Io penso che si possano anche criticare i modi e le scelte ideologiche alla base, ma l'autentica passione e la voglia di pace che trasudava da tutti i suoi pori dovrebbero essere di esempio per i giovani del nostro tempo, sempre più lontani dal vivere la propria vita al servizio dei sogni.
Domenica, giorno di Pasqua, in Brianza si svolgeranno i suoi funerali. Io voglio ricordarlo così:
"A winner is a dreamer who never gives up". Vittorio Arrigoni, a Winner.Ciao Vittorio.
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