Un voto in più, un voto in meno

Da Leragazze

Riceviamo da Jacob e pubblichiamo senza esitazione, indignate e preoccupate.

Costituzione della Repubblica Italiana – TITOLO IV – Art. 48, 4° comma: Il diritto di voto non può essere limitato se non per incapacità civile o per effetto di sentenza penale irrevocabile o nei casi di indegnità morale indicati dalla legge.

Proprio di questa potenziale “limitazione” e delle sue molteplici sfaccettature parleremo oggi.

La storia di questo  post inizia il 3 gennaio di quest’anno (ricordatevi questa data).

I sig.ri Jacob decidono, come tanti (tanti!) fanno ogni giorno (altro dato importante da ricordare), di cambiare casa. Per carità, un trasloco non si augura nemmeno al peggior nemico e chi come me ne ha fatti in passato sa che ad aggravare il peso degli scatoloni c’è la burocrazia legata al cambio di residenza. Quando si cambia casa, infatti, ti arrivano al nuovo indirizzo degli adesivi che attestano il cambiamento da attaccare su alcuni documenti. Ai sig.ri Jacob sono arrivati regolarmente quelli della patente, quelli dei libretti di circolazione delle macchine, ma non quelli da apporre sulle tessere elettorali.

Onestamente, nel caos del cambiamento, non ci avevano proprio fatto caso, ma stamattina, presi dalla frenesia di votare entro le 12 (altrimenti chi le sente le Ragazze poi??), rileggono velocemente il post di sabato con tutti i consigli, prendono le tessere elettorali e si accorgono di non avere gli adesivi.

Lì per lì pensano: “Ci siamo spostati di poche centinaia di metri dalla vecchia casa, probabilmente il seggio dove votare sarà sempre lo stesso, ecco perché l’unico adesivo che non è arrivato è quello della scheda elettorale”. Poveri ingenuotti penseranno i lettori più accorti.

Arrivati al seggio, con un caldo infernale, viene comunicato loro che non erano nelle liste, anzi li guardano pure male veramente, come se volessero rubare un voto!

Spiegato il possibile disguido agli scrutatori, gli consigliano due opzioni, o andare a casa bussare ai vicini (che ancora non conoscono bene peraltro) e chiedere dove votano loro, o recarsi in un misterioso ufficio dove si troverebbe udite udite: “Il Delegato del Sindaco presso il seggio”.

Potevano i sig.ri Jacob perdersi l’occasione di conoscere un “Delegato del Sindaco presso il seggio”??? Nooo! Mai!! (sempre meglio che bussare alle porte di sconosciuti tipo venditori porta a porta).

Il problema era che nessuno (nessuno!?!) sapeva dove fosse questo ufficio. Gira che ti rigira, la sig.ra Jacob stava già perdendo pazienza e fantasia di votare nel frattempo, vedono in una stanzetta tipo sgabuzzino, senza porta, una signora seduta su una sedia della scuola, avete presente quelle basse basse delle elementari? Entrati dentro chiedono “Scusi sa dove si trova il Delegato del Sindaco presso il seggio?” Non poteva essere lei, come minimo il Delegato del Sindaco presso il seggio avrà una poltrona in pelle umana!

Risposta: “Veramente sarei io” (no comment). Mentre le viene spiegata la situazione, Il potentissimo Delegato del Sindaco presso il seggio, li interrompe spiegando che non eravamo i primi. Cito testualmente:” Ecchene ‘n’artro!!!”

I nostri malcapitati notano allora una lista e di nomi e delle tessere elettorali sul banchetto di lavoro. E prosegue:“Aspettate che mi segno i nomi”.

Il sig. Jacob, ingenuamente, chiese se c’è un computer con i nomi degli elettori, un banale foglio Excel insomma, dove scoprire il reale seggio di appartenenza, ma la risposta è che l’unica cosa che aveva era un numero di telefono e che a questo numero che le è stato fornito per situazioni simili, risponde un fax (!!!!). Quindi inizia a provare altri numeri.

Passa un po’ di tempo al telefono senza risultati e a questo punto la sig.ra Jacob getta la spugna e torna a casa (come hanno fatto molti altri ci dicono al seggio).

Il sig. Jacob, invece, insiste minacciando di tornare “dall’ecc.mo Delegato del Sindaco presso il seggio”, insieme ai giornalisti, quindi, dopo quarantacinque minuti di caldo (!!!!) si fa dare il numero di telefono “dell’ecc.mo Delegato del Sindaco presso il seggio”, informandolo che avrebbe richiamato dopo un po’ e che pretendeva dei chiarimenti.

Alla fine il sig. Jacob ha votato e forse anche la moglie lo avrà fatto nel pomeriggio, ma le domande che si poneva in quei momenti erano:

  1. Di certo non c’era dolo nel mancato invio dell’adesivo, però dopo oltre sei mesi dal trasloco….
  2. Quanti saranno stati nella stessa situazione dei sig.ri Jacob?
  3. Quanti avranno rinunciato come la sig.ra Jacob?
  4. Quanti avranno avuto pazienza e determinazione come il sig. Jacob?
  5. Ma se il quorum si raggiunge con il 50% +1 (più uno!!!) dei voti non vuol dire che nel referendum, ancora più che nelle altre tornate elettorali, anche un singolo voto potrebbe fare la differenza?

Mi congedo da voi e “dall’ecc.mo Delegato del Sindaco presso il seggio” lasciando ai vostri commenti le risposte a questi quesiti, che spero siano stati posti in modo più chiaro di quelli stampati sulle schede dei referendum di oggi!!!

Jacob

Andreotti diceva che a pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca. Io continuo ad avere fiducia nel genere umano, però, santi numi, questa fiducia viene messa a dura prova!

Laura



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