Una BALLA PLANETARIA di nome crisi economica

Creato il 12 novembre 2011 da Laventino

Titolo originale: "vedi sopra"
Data di prima pubblicazione: 13 Settembre 2011

Cari lettori e lettrici dell’Aventino, PURTROPPO, quanto affermato nel titolo di accompagnamento, corrisponde a una tragica e concreta verità.

La crisi internazionale, il mostro a 6/7/8 teste di cui tutti hanno paura, non esiste!

La finzione scenica e la capacità di regia, sono state in tal senso, a dir poco da Oscar. Tutti vogliono farci credere che il mondo è prossimo alla fine, che nulla potrà “mai più” essere come prima. Per abituarci a questa idea austera, i neo boia promuovo ridicoli referendum nelle fabbriche: vuoi più bene a mamma o a papa’? Gli spaventati bimbi, ormai prossimi a vivere i fasti dell’economia del primo dopoguerra, si gettano a capofitto verso un si alla mamma, o un si al papa’, il tutto in ragione del fatto che dentro il seggio elettorale sia presente l’una o l’altra figura.

Una nuova era di neo-slavismo è alle porte! Chi si ribella al cinico modello è tacciato di pazzia, di eresia democratica! Molti ammiccanti omuncoli del sindacato spianano la strada ai bulldozer del neo capitalismo, gettando nel fango la dignità, il sudore, il sangue e spesso la VITA dei proprio predecessori.

La crisi economica internazionale è una balla colossale!

La vera realtà assume forme differenti, e si chiama crescita dei Paesi Emergenti! Esatto, il mondo non è meno ricco di prima, anzi, paradossalmente parlando, il PIL mondiale è in continua crescita. La Cina sta per “fottere” l’America, così come il Brasile “fotterà” a breve l’Italia, la Francia, la Germania.

La crisi globale è solo un modo “poco onesto” per dire che gli imprenditori, quelli seri, ma anche quelli meno seri, a causa di regole “assurde” poste in campo dai legislatori di mezzo mondo, spesso per proteggere interessi poco chiari e dal dubbio rendimento, hanno deciso di spostare in massa valanghe enormi di denaro, produzioni e investimenti.

La crisi economica mondiale, NON esiste, ma i politicanti ai vari livelli continuano a chiamarla in causa, solo perchè non vogliono assumersi la responsabilità del loro nefasto fallimento.

La crisi è tutta in seno alla POLITICA del non essere al passo coi tempi. La politica del: voglio ma non posso, del: se faccio cosi’ scontento quello, e se faccio cosa’ scontento quell’altro.

Solo il POPOLO puo’ decidere delle sorti di se stesso, lo ha fatto per anni, decenni, usando le stesse regole proposte dagli approcci della politica attuale e passata. Non c’è quindi crisi economica o politica mondiale che prenda vita e corpo, se non di fronte ad una CRISI MORALE e di MEMORIA dei POPOLI.

I nostri nonni hanno combattuto per gli ideali di giustezza e democrazia, i nostri genitori ne hanno beneficiato, noi a poco piu’ di 60 anni da quei tragici giorni della seconda guerra mondiale, stiamo “fottendo” i sogni dei nostri predecessori e con loro, stiamo “fottendo” il nostro futuro!

Ora, se avete il coraggio di continuare a perdere tempo: date ancora la colpa di tutto alla crisi economica globale, ma abbiate l’accortezza di farlo di fronte ad uno specchio o guardando in faccia i vostri nipoti!


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