una bella battaglia: Esperienza vs Studio

Da Teatromoderno

Tiè mai capitato di non capirci nulla? Magari di qualcosa che ti sembrava pureinteressante? O hai vissuto qualcosa di particolare e dopo non capisci benecosa ti è successo.
Comepuoi imparare a fondo qualcosa che ti interessa? (certo ilresto lo puoi anche lasciare sullo sfondo).
Impariamodi più con la teoria o con la pratica? Esiste un terzo sistema?
Attenzione! Sto perdarti delle risposte ovvie, ma talmente ovvie, che mi ribattezzerai “LaPalice” (che era il tale da cui hanno inventato il termine “lapalissiano”)
1)   La praticarimane molto più impressa della teoria. 2)   Se uniscipratica e teoria fai BINGO! Ed è il terzo sistema J
Nooo!! Davvero?? A Cla’ ma perché me stai a dì ‘stecose?
Perché ragionavo su come possiamo disporre e offrirestrumenti diversi per l’ apprendimento. Con dei colleghi counselor sul temadell’autostima e assertività potevamo fare un seminario o un workshop e inveceabbiamo optato subito per un Laboratorio Esperienziale! Perché?
Perché nel laboratorio esperienziale puoi fare delleesperienze che hanno un po’ il sapore del gioco e “giocando” (i bambiniimparano prevalentemente così) emergono delle modalità che, dopo, nello stessolaboratorio, hai modo di esprimere a voce.
Che succede? Che quando viviamo in prima persona un’esperienza,la percepiamo a livello sensoriale ed emotivo cui corrisponde un’attivazionepredominante della zona destra del cervello (più legata alla fantasia, allacreatività) e quando rielaboriamo la stessa esperienza a livello verbale oper iscritto, attiviamo di più la zona sinistra del cervello (più legataalla codifica, ai simboli, alla teoria).
Ma un conto è parlare di qualcosa di astratto, diuna pura teoria e un altro è farlo su qualcosa che abbiamo vissuto in primapersona (con tutte le sensazioni vissute nel momento).
Quando dopo averle vissute, le riportiamo alla“luce” attraverso un lavoro cognitivo, riviviamo anche il lato emotivo cheriemerge nel momento esatto in cui ne stiamo parlando e facciamo una vera epropria elaborazione con un’integrazione dei due emisferi (emotivo ecognitivo). In questo modo l’esperienza rimane molto più impressa: BINGOappunto!
StrumentiPratici: 1) A fine giornata, o appena focalizzi di avere vissuto un’esperienza“nutriente” che vorresti ti rimanesse più impressa, prendi un foglio di carta emettila per iscritto. In questo modo l’esperienza vissuta (predominanza diattivazione della zona destra del cervello) viene consapevolizzata ed elaborataanche cognitivamente (predominanza di attivazione della zona sinistra delcervello) permettendo una vera integrazione dei due emisferi cerebrali efacendo pieno tesoro dell’esperienza vissuta. Detta terra-terra: te la godidi più!2) al contrario se parti dalla teoria, mettilapresto in pratica registrando anche il tuo vissuto emotivo annotando dopo sial’esito pratico dell’esperienza che quello emotivo3) Partecipi al nostro laboratorio esperienziale ;)prenotandoti subito e senza impegno a info@feliceadesso.com