Come a volte succede le aspettative possono essere deluse, perciò ho cercato di non immaginarmi nulla e ho iniziato la lettura senza nemmeno guardare la quarta di copertina. Così ho conosciuto Marcus e Anna, due fratelli alle prese con un grave problema: la loro casa, La Rosmarina, è sotto ipoteca, perché il papà non riesce a pagare le cambiali alla banca e il signor Gorgo se la vuole prendere. I ragazzi si ricordano però di una cosa che aveva detto il nonno e finiscono per imbarcarsi sul Merluzzo Salato diretti alla Terra delle Storie che Devono Ancora Essere Raccontate, per scrivere la storia più bella del mondo e guadagnare tanti soldi per salvare la villa.
Da qui in poi le loro avventure non si contano; lo stile narrativo divertente, costruito su efficaci giochi linguistici e originali neologismi, funziona benissimo. La componente comica intrattiene e smorza i momenti più “paurosi” e, apparentemente senza uscita, della storia. Insomma, non manca nulla: la suspense, l’elemento sorpresa, climax, i buoni e i cattivi, il fantastico, il valore della famiglia….
Melasia è una fiaba come quelle di una volta, ma il suo punto forte è che non è un’imitazione. È fresca, nuova e piacevolissima, perché non dimentica il presente.
Un esordio da voce fuori dal coro: perché nessuno ne parla?.
Valentina Allodi