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Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo. Jerome Klapka Jerome

Da Lacucinadiqb
Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo.  Jerome Klapka Jerome
C'è un libro di ricette che amo particolarmente, ricette che sto studiando, in quanto non fanno parte della mia tradizione "familiar-culinaria", e proprio per questo motivo non avevo mai postato. Un senso di pudore forse, un grande rispetto, sicuramenteIl libro "Ricette ebraiche. Racconti e ricette di tutto il mondo" di Clarissa Hyman (Guido Tommasi Editore)è esattamente quello che intendo io per libro di cucina: racconti e ricette, passioni e odori, colori e ingredienti, sorrisi e allegria. Viaggio. E tanto, tanto amore. Perchè per arrivare allo stomaco bisogna passare per il cuore.
Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo.  Jerome Klapka JeromeSfogliando le pagine di questo libro è come passeggiare tra le vie di paesi lontani, scegliere le verdure per il pranzo dal negoziante sotto casa, fermarsi a chiacchierare con la signora che sta facendo la spesa prima di noi, sorridere al bimbo che ci sta guardando incuriosito e un po' sornione protetto dalla figura della madre, ascoltare le confidenze dell'anziano che cerca in un commento ad alta voce un pretesto per sollevare la stanchezza che la solitudine gli appesantisce il cuore.Le porcellane che si sono salvate dalle fughe e dai lunghi viaggi, gli interni delle case ricchi di ricordi e di sentimenti, le etichette colorate che rallegrano le vetrine e gli scaffali di piccoli negozi di quartiere, le vie di paesi lontani che ricordano quelle nelle quali si sfocano i ricordi dell'infanzia o della giovinezza.E poi la contaminazione: sentimento che sento sempre più forte in me e che rende davvero viva la cucina di qualsiasi popolo. Un divenire continuo. Una maieutica dei sapori e dei saperi.Una carota è pur sempre una carota e un pollo è pur sempre un pollo ma sono le storie e i sentimenti che guidano le mani che mondano la carota e cucinano il pollo che rendono quel piatto davvero unico, che sia esso cucinato a Curaçao, ad Amsterdam o nella cucina di un paese immersa nella nebbia padanaCome se quel piatto avesse radici. Come se quel piatto non avesse radici.Una buona cena porta alla luce tutti i lati più teneri di un individuo.  Jerome Klapka JeromeZuppa di pollo con i vermicelliIngredienti1 pollo "Campese" Amadori, 2-3 lime freschi, 3 gambi di sedano (e qualche foglia che profuma maggiormente il brodo), 2 peperoni verdi, 1 cipolla piccola, 1 spicchio d'aglio, 3 carote, 2 cipollotti, 2 pomodori tritati, 2 cucchiai di passata di pomodoro, dado vegetale fatto in casa (sarebbe meglio), 4-5 patate a pasta gialla a pezzettoni, 100 gr di vermicelli (o un po' di più se desiderate), salsa worcester, sale.ProcedimentoLavare il pollo e strofinarlo con il succo di lime.Tagliare a spicchi la cipolla, in dadolada il sedano, i peperoni e le patate, a rondelle le carote, tritare aglio e cipollotti. Metterlo in una pentola capiente con le verdure (tranne le patate), la passata di pomodoro e coprire di acqua. Portare a ebollizione schiumare, abbassare la fiamma e cucinare coperto per circa 45'.Filtrare il brodo e aggiungere il dado vegetale (o regolare di sale). Disossare il pollo e tagliare la carne a pezzettini. Togliere tutte le verdure mettendo da parte le carote.Cucinare le patate nel brodo di pollo e quando sono quasi pronte aggiungere i vermicelli. Unire il pollo e le carote e mescolate il tutto. Profumare con qualche goccia di salsa Worcester.

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