Lucida gemma di eterna bellezza, palpiti assorta nell’oceano del tempo. Stella di brace, stella sognante, occhieggi pigramente nel manto notturno, assaporando il tuo lento cammino. Sembri fredda e indifferente all’umano viaggio eppure, mentre ti guardo, una tiepida carezza si infonde dentro di me. Sola tu, sola io, insieme brindiamo, mentre le cicale cantano e l’ombra, piano, abbandona questi luoghi… Siamo compagne, almeno fino all’aurora…
Maria Stella Bruno
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