Una certa armonia ritrovata :-)

Da Minerva Jones
Sono scappata in mille pezzi, con la sensazione d'averne persi per strada e che altri si fossero sbiaditi sino a diventare trasparenti e pertanto inesistenti. Ho girovagato alla loro ricerca, e alla ricerca di una qualche rete per tenerli tutti insieme in un fragile equilibrio nuovamente leggero e sospeso.

che alla fine io stessa ero così...


Ho ritrovato tutto, buttato via qualcosa, e raccolto molto più di quanto immaginassi: Nice, ristoranti giapponesi, Marseille, fotografie, Brassens, paté de canard, Toulouse, Pirenei, caponata, bagni di sole in topless (e nuda in mare), anziani pittori, conchiglie, torte di mele vegane, spiagge di sabbia finissima, i Clash, lavanda, ristoranti libanesi, Barcelona, De André, covoiturage, centri occupati, performance teatrali erotiche, chiese monumentali in mattoni rossi, cene salutiste e picnic con vari punx, Nimes, paellas, vetrini raccolti nell'acqua del mare, latte di cocco, nottate a ballare il r algerino per strada, piedi nudi, amici ritrovati, horchata de chufa, Toulouse-Lautrec, infiniti incontri/conversazioni con senzatetto/alcolisti/tossici (sigh), autostop, barrios, musei d'arte extraeuropea, il quartiere Arnaud Bernard, Gaillac perlato (e relativi vigneti), Latour de Carol (!), sensualità a go-go, festival anarchici, concerti baschi, toda-gioia-toda-bellezza, calamari alla piastra, trenini transfrontalieri, musei d'arte contemporanea, camminate infinite alla scoperta di ogni città, musica del Rajasthan, liste dei desideri.

L'esterno della casa del pittore Joap Ramon, dipinto da lui medesimo.


S'è ricomposta anche la rete, ma è d'un tessuto così fragile che ho paura si strappi alla prima folata di vento. Mi sa che dovrò rafforzarla in alcuni punti e alcuni nodi. Conoscete qualche materiale resistente con cui farlo?

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