Facebook mi ha dato l’opportunità di conoscere
un altro grande personaggio del mondo musicale, anche lui artefice di momenti
di enorme valenza in un largo spazio temporale… circa cinquant’anni. Mi
riferisco a Pino Tuccimei, e per chi non lo
ricordasse, a fine post è visibile una piccola biografia catturata in rete.
Un giorno di metà luglio, sono stato
attirato dal seguente titolo:
I motivi che non hanno consentito
di effettuare il concerto del 40ennale Villa Pamphili
… che precedeva un sostanzioso contenuto…
http://www.facebook.com/notes/pino-tuccimei/i-motivi-che-non-hanno-consentito-di-effettuare-il-concerto-del-40ennale-villa-p/391220107604827
L’idea era
quella di far rivivere un evento di inizio anni ‘70 che è passato alla storia, nato quando probabilmente organizzare i mega eventi era meno complicato, per l’enorme
seguito del momento, e per delle normative poco rigorose. E forse non era
necessario avere come interlocutore il politico di turno e ci si poteva
permettere un po’ più di autarchia.
Ho
contattato Pino subito dopo questa sua delusione, ed abbiamo così programmato
una chiacchierata telefonica che presento, in parte, a seguire, e che mi pare fornisca un’immagine nitida di un
uomo che realmente è stato un artefice della musica moderna.
Nei
giorni successivi ho proposto a Pino qualcosa di più ambizioso, che non può
essere costruito con contatti virtuali, e cioè la realizzazione di un libro che
attraverso le sue parole e i suoi ricordi ricostruisse con fatti e certezze - e
non con le sole opinioni - la realtà storica di un lungo periodo di cui tutti
parlano, ma che pochi hanno vissuto direttamente da protagonisti. Ci siamo trovati in pieno
accordo sul fatto che si rischia di perdere la verità, se non si lascia traccia
scritta, anche se lui ha mostrato un po’ di scetticismo sul fatto che la sua
vita personale - ma allo stesso tempo pubblica - possa essere interessante per qualcuno.
Pino, mi
dispiace contraddirti ma ti sbagli!
Il passo ulteriore
è stato quindi quello di rimandare a fine estate un incontro di “duro lavoro”,
da svolgersi magari dalle sue parti, con l’ambizioso obiettivo di far scaturire
dalla full immersion il materiale necessario alla realizzazione del progetto.
In attesa
di trovare il momento giusto per il meeting, pubblico parte della nostra chiacchierata
telefonica, col rammarico di aver perso in fase di travaso dei file, almeno
metà della testimonianza.
In quei
minuti mancanti c’erano cose ragguardevoli, come il “suo” primo tour italiano
di Elton John, o risvolti importanti
legati all'amico David Zard,
altro grande dell’epoca.
C’era
anche la descrizione di momenti particolarmente difficili… come quando Pino
affrontò un pubblico incandescente - era il tempo delle contestazioni e della
richiesta del biglietto gratis per tutti - in attesa di ELP. Prese una
rappresentanza “rumorosa” e si recò in camerino da Keith Emerson, chiedendo
cosa fare, accontentare quei fan e farli
entrare gratuitamente o... Ovviamente Emerson nemmeno ci pensò a… lavorare
gratis.
E ancora…
mancava poco all’esibizione di Patty
Smith (Firenze?) e di lei nessuna traccia. Visita fugace nel suo
hotel, e scoperta poco felice… con Patty nella vasca da bagno, in condizioni indescrivibili… e che fatica rimetterla in sesto!
Ora Pino
Tuccimei è di nuovo in pista e si propone come manager di un interessante gruppo vocale, i Just, di cui ho sentito qualche brano da lui inviatomi.
Il fiuto
ed il gusto musicale non si perdono nel tempo, probabilmente si rafforzano
affiancandosi all’esperienza, e non ho dubbi che presto sentiremo parlare di
questi giovani musicisti.
Ma
ascoltiamo la voce e qualche rimembranza di Pino.
Un po’ di biografia da wikipedia
Pino Tuccimei, vero nome Giuseppe (Roma, 15 marzo 1939), è un produttore discografico italiano.
Manager artistico,
produttore discografico ed organizzatore di grandi concerti, Tuccimeiinizia, dopo un passato da musicista,
ad interessarsi di management nel 1967. In un primo tempo
con gruppi minori, incontra nel 1968 i Poohche ancora erano un gruppo appena
conosciuto e ne diventa il manager fino al 1973. Nel frattempo cura
gli interessi di molti altri artisti e gruppi tra i quali gli Osanna, i The Trip, Raccomandata con Ricevuta di Ritorno, Metamorfosi, Procession,
i Jaguars, i Rokkettie di alcuni di essi è anche il
produttore discografico.
Dal 1975inizia ad organizzare in proprio
grandi eventi. In collaborazione con Franco Mamoneporta in Italia in tour i Genesis, Van Der Graaf Generator, Emerson Lake & Palmer, Jethro Tull, Colosseum. Negli anni '80
organizza assieme a Vincenzo Ratti e David Zardil primo tour italiano di Elton John.
Nel 1970, 1971, 1972 è direttore artistico dei tre famosi raduni pop di Caracalla e Villa Pamphili a Roma, dove nel 1972si radunano circa 200.000 persone. Con
questi raduni da un impulso decisivo al lancio del progressive.
Poi con la politicizzazione di quel tipo di soundlentamente si sposta su musica più
soft e diventa il manager della cantante irlandese Kay McCarthy, di Gibert Bècaudper
l'Italia così come per Juliette Greco. Dal 1982è il manager dei The Platters,
gruppo vocale statunitense.
È stato premiato
per la sua attività in campo artistico per tre anni consecutivi con il Premio
Campidoglio, ed inoltre con una Maschera d'Argento, una Grolla d'oro.
Nel 2012 si
rimette in gioco e diventa il manager dei Just, gruppo vocale
italiano.
Villa Pamphili, 25 maggio/27 maggio 1972
http://stampamusicale.altervista.org/Festival_Villa_Pamphili/index.htm