“La razza umana aveva ricevuto il dominio della terra e aveva colto l’occasione per sterminare le altre specie, per riscaldare l’atmosfera e in genere per rovinare le cose a propria immagine e somiglianza, ma aveva pagato un prezzo per i suoi privilegi: il corpo animale limitato e specifico di questa specie conteneva un cervello capace di concepire l’infinito e di voler essere infinito a sua volta.”
(Jonathan Franzen, Le correzioni, Einaudi 2002, pag. 490)