Una città in cui leggere (e scrivere)

Creato il 27 dicembre 2014 da Mcnab75

Sono all’alba di un viaggio piuttosto impegnativo e già penso a una meta ventura.
Funziona così, no?
Quantomeno fin quando c’è la salute e qualche minimo fondo da investire in cose del genere.
Solo che in questo specifico caso non sto pensando a un viaggio canonico, bensì a una settimana sabbatico (un intero anno mi è impossibile, per una moltitudine di fattori che non sto qui a elencare) da dedicare al “vivere tranquillo”.
Che, nel mio caso, corrisponde a un mix di passeggiate, musei, letture al parco, serate di scrittura lontano da tutti i fattori che a casa mi distraggono e mi innervosiscono.
Pare forse un proposito da vecchi, ma io ci sto pensando sul serio. Anzi, è mio preciso proposito regalarmi questa settimana entro la prima metà del 2016, vale a dire quando avrò 40 anni tondi tondi. Che, a dirlo così, mi suscita un po’ di suggestione, ma facciamo finta di nulla.
“Qual è la meta prescelta?”, mi chiederete voi?
Presto detto.

Vienna.

Ci sono già stato e l’ho amata più di quanto già sapevo che l’avrei amata, prima di partire.
Raramente sono tornato da un viaggio con un tale mix di soddisfazione e al contempo di nostalgia per la meta appena lasciata.

La capitale austriaca sembra costruita sui miei desideri, basata sui miei bioritmi (etc etc). Visitarla è stato fantastica, quindi ora vorrei viverla per una settimana.
Mi piacerebbe sfruttare il parco dello Schombrunn per dedicarmi a ore di lettura indisturbata, e i cafè attorno all’Hofburg (o in zona Belvedere) per scrivere e prendere appunti, volendo anche a mano, in armonia col delizioso stile vintage di Vienna.
Vedi mai che, grazie a quest’atmosfera magica, non riesca a tornare a casa con un nuovo racconto già pronto e completo.

Il progetto non è poi così irrealizzabile.
Organizzandosi per tempo e affittando un monolocale, al posto di ricorrere ai costosi hotel, potrei riuscire a realizzare questo piccolo sogno senza spendere granché.
Ci penso, mi guardo intorno.
Tanto, se dovessi farlo per davvero, sareste tra i primi a saperlo.

Ma ora scatta il super sondaggione in stile Aldo Biscardi: quale sarebbe il vostro buon ritiro, se poteste scegliere (magari come regalo) una settimana di assoluto relax in una qualunque città o cittadina del mondo?
Le risposte nei commenti, possibilmente motivandole.
Ammetto di essere molto, molto curioso!

PS: Ovviamente valgono anche location italiane. Non occorre essere esterofili per contratto, anche se immagino molti opteranno per una scelta oltre confine…

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Alex Girola – follow me on Twitter


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