Ci sono pezzi difficili. Quei pezzi la cui genesi è stata per te così immediata, scaturita da non sai dove, e che tuttavia, forse proprio per quello, sono difficili da spiegare. Quei pezzi, quegli oggetti, che o li ami o li odi. Ho sempre pensato che in fondo tutte le cose forti, di carattere, con una personalità spiccata, siano difficili.
Ci sono dei pezzi difficili da fotografare, vorresti farne cogliere ogni aspetto, invece poi magari ti accorgi che il forte impatto di un oggetto come questo, visto nel suo insieme, è dato da tanti particolari.
Ci sono dei pezzi a cui dare un nome è difficile, tutto quello che ti viene in mente è troppo forte, tanto da chiederti persino perchè per forza dare un nome se hai voglia di chiamarla bestia questa cosa qui, e non è certo bello per una collana chiamarsi così...
Questa collana ha un forte impatto, è grande, è imponente.
Questa collana è un segno. O forse ha un segno.
Di sicuro per me non è difficile richiamare alla mente la sensazione che ho provato la prima volta che ho preso in mano questo pezzo, la parte in corda. Era una giornata particolare. Per cui questa collana mi ricorderà sempre quel giorno. E mi ricorderà sempre che appena l'ho vista e l'ho presa in mano ho visualizzato come poteva essere, cosa potevo fare io per finirla. Una cosa che non mi capita spesso.
Che poi sia stato difficile rendere concreto il mio pensiero non vi stupirà affatto. Perchè la parte in rame non voleva saperne di fare quello che volevo, di rimanere ferma in quella posizione, di dare un senso alle curve che si rincorrono, di fluire nella giusta direzione. E se ci sono riuscita, e questo pezzo difficile adesso è completo, è stato solo perchè quell'idea forte e insolita per me, e diversa e complicata, era nella mia mente sin dal primo momento.
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Per chi non avesse letto della collaborazione fra me e Alberto:
Beads and Tricks & Fossalonart
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