Così Frida Kahlo descrive Diego Rivera nel 1949:
" con la sua testa asiatica sulla quale nascono dei capelli scuri, tanto sottili e delicati da sembrar fluttuare nell'aria, Diego è un bimbo grandotto, immenso, con un volto amabile e lo sguardo un pò triste. I suoi occhi sporgenti, scuri intelligentissimi e grandi sono trattenuti a fatica dalle orbite - quasi vi escono attraverso le palpebre gonfie e prominenti, come quelle di un rospo, molto distanti l'uno dall'altro, più di altri occhi. Gli servono per abbracciare col suo sguardo un campo visivo amplissimo, come se fossero stati espressamente creati per un pittore di spazi e di folle [...]vederlo nudo fa pensare a un bambino-rana, ritto sulle zampe posteriori. La pelle è bianco-verdastra, come quella di un animale acquatico. Solo le sue mani e il suo viso sono scuri, il sole li ha bruciati. Le sue spalle infantili proseguono senza spigoli in braccia femminili e terminano in mani meravigliose, piccole e di forma delicata, sensibili e sottili, che comunicano come antenne con l'intero universo"
(Frida Kahlo, Lettere appassionate, Abscondita editore collana Carte d'artisti)
(Certo che doveva amarlo proprio tanto...oppure riusciva a vedere oltre la forma fisica?)
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Chavelas Vargas, una delle cantanti più famose messicane, da poco scomparsa, fu sua amante e amica.
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