Amy Schumer è una grande. E allora fatemelo dire per bene: Amy Schumer è una grande.
Non sapete chi è Amy Schumer? In effetti negli Stati Uniti sarà anche una delle comiche più popolari del momento, ma in Italia non è che sia proprio famosissima. Da noi tutti conoscono Paolo Ruffini o Angelo Pintus, ma nessuno sa chi è Amy Schumer. Vi sembra un paese civile in cui vivere? A cosa dobbiamo ciò? In patria Amy è diventata conosciuta per la serie trasmessa da Comedy Central Inside Amy Schumer, una specie di versione al femminile di Louie in cui la comica interpreta se stessa, tra scenette fiction, gag comiche e riprese dai suoi spettacoli di cabaret. Proprio come nella comedy di Louie C.K., solo che in questo caso lei rilancia pure con una serie di interviste, che a dirla tutta sono la parte un pochino più debole dello show. Perché nessuno se l'è filata in Italia? Inside Amy Schumer è una serie ancora inedita dalle nostre parti e, per di più, fino a un paio di settimane fa nessuno l'aveva mai manco sottotitolata. Per fortuna, negli ultimi giorni i soliti di Italiansubs, pure loro dei grandi, hanno pensato bene di regalarci i subbi dei primi episodi di questa sketch-comedy che negli Usa è già arrivata alla terza stagione, è stata confermata per una quarta e agli Emmy Awards 2015 si è appena portata a casa il premio di miglior serie Variety Sketch dell'anno.
"Un brindisi al tuo Emmy!"
"E 'sta roba analcolica tu lo chiami un brindisi?"
Adesso Amy Schumer ha compiuto il grande passo, quello verso il grande schermo, e l'ha fatto con il supporto del regista Judd Apatow, uno che con il suo umorismo cazzaro ha parecchio in comune. Per chi non avesse idea in questo preciso momento di chi fosse nemmeno Judd Apatow, ricordo che è il regista di 40 anni vergine, Molto incinta, Funny People e Questi sono i 40. Dei film che sono in pratica una rilettura maschile e ricca di ironia delle romcom femminili. Un aspetto interessante di questo nuovo Un disastro di ragazza è che la protagonista questa volta, come forse intuirete dal titolo se non siete troppo lenti, è una ragazza. Una ragazza a sua volta alle prese con la distruzione della romcom tradizionale. Più che distruzione, una revisione, visto che Amy Schumer, protagonista e sceneggiatrice del film, non vuole demolire del tutto il genere e il finale, un po' troppo buonista ed happy-ending, conferma questa teoria. Qualcosa di simile a quanto fatto da Seth MacFarlane con Ted. E, tanto per continuare il paragone, direi che Amy Schumer sta alle ragazze normali, così come Ted sta agli orsacchiotti di peluche normali. Il loro comportamento è parecchio simile.
Per quanto si muova all'interno delle coordinate del genere, l'umorismo molto poco politically correct della comica bionda propone un ribaltamento dei soliti cliché delle commedie sentimentali. Amy Schumer ha infatti la parte di Amy, una ragazza che si comporta come un ragazzo: scopa in giro, fuma e beve parecchio, non gliene frega niente del grande ammore e non vuole legami di tipo duraturo. A fare la parte delle “signorine” tutte sentimenti e cuoricini sono invece i macho-men di turno: il wrestler John Cena, preso per il culo alla stragrandissima insieme all'intera categoria dei palestrati...
"John, adesso andiamo a Cena?"
"Amy, questa battuta non fa ridere per niente."
...e i campioni di basket NBA che hanno la parte di loro stessi Amar'e Stoudemire e LeBron James. È soprattutto quest'ultimo, futura star di Space Jam 2 al posto di Michael Jordan, a stupire con un livello recitativo decente e a regalare diversi momenti divertenti.
"Oltre che un campione di basket, sono anche un campione di recitazione."
"LeBron, adesso non ti allargare troppo."
Il film d'altra parte vanta un sacco di comprimari di ottimo livello, anonimo Bill Hader a parte, come la sempre più splendida Brie Larson nei panni della sorella di Amy, e una davvero irriconoscibile Tilda Swinton, che ha il ruolo della capa della protagonista.
"Sono Tilda Swinton.
Hey, ma perché non ci crede nessuno?"
Inoltre spazio al giovane Ezra Miller che, dopo una serie di film darkissimi come Afterschool e ...e ora parliamo di Kevin, dimostra qui un potenziale comico da non sottovalutare. In più c'è un piccolo cameo per Daniel “Harry Potter” Radcliffe, che riesce a risultare quasi simpatico. Quasi, ho detto.
La grande mattatrice del film è però lei, la fenomenale Amy Schumer, alle prese con un one-woman show di due ore. Il pregio maggiore della pellicola è quello di non risultare, come magari si poteva immaginare, una versione allungata di Inside Amy Schumer, o una mera collezione di sketch comici. Un rischio in cui ad esempio un altro personaggio televisivo come Maccio Capatonda con il suo esordio cinematografico Italiano medio non è riuscito a scongiurare del tutto. Amy Schumer si è invece concentrata a scrivere un film vero e proprio, non una serie di gag cucite insieme alla buona, dimostrando un'ottima conoscenza dei meccanismi delle romcom. O, più che altro, si è impegnata a scrivere una sua versione personale di Come farsi lasciare in 10 giorni, pellicola che anch'essa partiva da un articolo giornalistico, proponeva uno scenone all'arena di basket dei New York Knicks e giocava con gli stereotipi maschili e femminili.
Oltre a inserire varie battute fulminanti, Amy Schumer sa come si fa una commedia romantica, tutto funziona alla perfezione e Un disastro di ragazza regala 2 ore di risate assicurate. Il tocco della fuoriclasse si nota però nel momento più drammatico della pellicola, in cui Amy riesce persino a far commuovere con il discorso funebre più singolare mai sentito. Non sarà una pellicola molto originale, non rappresenterà una rivoluzione per il genere, ma Un disastro di ragazza è la romcom più fresca e brillante che possiate trovare in giro oggi. Il merito, se volete, potete darlo anche a Judd Apatow o al variegato cast. Io invece lo do tutto a lei: Amy “la mia nuova idola” Schumer. (voto 7/10)