Una domenica a casa di...

Creato il 22 maggio 2011 da Sciusciu

Buona sera a tutti carissimi amici miei!!
Curiosi di sapere chi ci ha invitati a casa a trascorrere una domenica in famiglia?
Oggi siamo in Calabria, esattamente a Catanzaro, a casa del simpaticissimo giramondo595,
anzi vi consiglio di fargli visita sul suo blog, nel quale racconta dei suoi viaggi in giro per la sua bella regione, facendoci scoprire dei posti meravigliosi!
Ma leggiamo cosa ci scrive:

Ciao a tutti carissimi amici, accetto con piacere l’ invito di Sciu Sciu a
raccontare il mio pranzo festivo ed il mio rapporto col cibo . Ricordo con
nostalgia i tempi della giovinezza, quando in casa eravamo un reggimento di 6
persone.

La mia nonna paterna faceva le melenzane  “ cieche “.Ricordo che lavava le
melanzane, le tagliava incidendole  dall’ alto verso il basso ed all’ interno
le riempiva con un mollica, formaggio grattugiato a mano, prezzemolo ed un po’
d’ aglio finemente tagliati e sminuzzati. Metteva nell’ olio le melanzane.
Soffriggeva lentamente. Mi incuriosiva ogni volta quando le preparava. 

Poi faceva il croccante col sesamo o come si chiama da noi  “ giurgiulena “. Lavava i semi di sesamo, li faceva asciugare nel forno a calore leggero, li univa al miele ed al vino cotto. La cuoceva fino a farne un composto omogeneo , la stendeva sul marmo della cucina e la tagliava a pezzetti.
Mia madre, ora insegnante in pensione, a causa della penuria di
ingredienti non può continuare l’ antica tradizione,
ma ha acquisito l’ arte culinaria di sua madre..anch’ essa cuoca sopraffina..
Quello che le riesce bene è senz’ altro un impasto di patate, formaggio
grattugiato con molto latte, salame e provola. Che lei chiama “ Pasticcio di
patate con salciccia“ . Questo impasto, viene mescolato ben bene per evitare di
raggrumarsi, quando il composto assume una buona consistenza, viene messo in
una teglia, dopo averla cosparsa di pangrattato e lasciata in forno per
cuocersi. A cottura ultimata viene servita in tavola.

Il famoso sangiunaccio, dolce che si preparava in famiglia quando si facevano le provviste di maiale.
Al sangue di maiale si univa il latte, pezzi di cioccolato al latte, zucchero.
Mia madre cuoceva il tutto a bagnomaria . A cottura ultimata si metteva la
squisita crema in una grande ciotola dalla quale si attingeva spesso..prima che
gli altri la finissero. Delle autentiche  delizie per il palato, una gara tra
mia madre e mia nonna a chi riusciva a preparare le  migliori prelibatezze.
Ovviamente erano in parità assoluta.

Mia madre, cucina bene anche la pasta al forno alla calabrese  con polpettine di carne , gli arancini di riso, la parmigiana, la “ caponata “, il baccalà al gratin, il tortino di patate e tante altre cose.
Adesso, dato che la famiglia si è ridotta, anche la domenica si mangia in modo veloce.
Però in estate quando abbiamo ospiti mia sorella e le mie nipotine
mia mamma si da dà fare.
La domenica comunque esco spesso per le mie escursioni, quelle che descrivo sul blog da qualche settimana.
Ringrazio tantissimo Sciu Sciu per avermi ospitato nel suo magnifico blog, che rappresenta una magnifica oasi in cui si possono godere i piaceri della tavola.   Bacioni a tutti voi dalla
Calabria da Pasquale ( Giramondo 595 ).
 


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