Buon anno fragolosi! Qui ormai dobbiamo fare l’abitudine al nuovo anno da mettere nelle date e infatti già mi stavo confondendo. Ma in questi giorni di transizione tocca un ultimo sguardo all’indietro. E andiamo con il riepilogo del mese: cosa è successo nel dicembre ormai passato?
I Libri di dicembre
Che mese scarso! Solo due romanzi, pochissimo. Ho voluto fare troppe cose in questo periodo e in più il master comincia a farsi sentire, così il tempo si è ridotto drasticamente. Pazienza. La cosa bella è che si è trattato di due belle letture.
- Romancing Miss Brontë di J. Gael.
- Lo hobbit di J.R.R. Tolkien.
Ho concluso il 2012 con 42 libri e 14404 pagine lette. Un bel traguardo ma si può fare di più… 2013 a noi…
Acquisti & co. Anche quando leggo poco, acquisto. Mentre attendevo il treno che da Milano mi avrebbe riportato a Torino, ho ceduto alla tentazione e ho acquistato El prisionero del cielo di Zafon, in lingua originale e alla faccia della lista fatta per i regali, ché i regali me li faccio da sola. A Natale però ci ha pensato mia sorella teenager a rimpinguare il mio comodino, già ampiamente messo alla prova: mi ha regalato La ragazza con la gonna in fiamme di A. Bender e Le osservazioni di J. Harris. E infine Silvia di Banana e cioccolato mi ha fatto dono del suo libro, Racconti per tutte le stagioni. Felicità!
La velleità femminile del mese
I regali a Natale non mancano mai. Neanche quelli più vanitosi. Così anche quest’anno sono stata premiata. Il mio amorcito, che mi aveva fregato dicendomi che questo Natale non avrei avuto nessun regalo perché ultimamente me ne aveva fatti troppi, ha invece voluto sorprendermi con un regalo a sorpresa lungo la strada per andare a Sud. E così ecco una nuova borsa. Si tratta di uno dei pezzi della collezione “Mandy” di Coccinelle (vi ho mostrato la busta qualche post fa). Si, è della scorsa collezione, ma è un modello che mi si addice, quindi non ci vogliamo lamentare. Ho scelto questo color fango perché mi mancava una borsa di quel colore e si abbina praticamente a tutto. Inoltre è morbida capiente, l’iPad ci sta alla grande e volendo ha anche la tracolla, che preferisco in certi frangenti. Insomma sono molto contenta.
Mia sorella universitaria invece ha pensato all’interno della borsa. Avevo un portafogli devastato. Davvero. Ormai mi vergognavo a tirarlo fuori dalla borsa, che indecenza. Così lei ha pensato bene di provvedere. E mi ha regalato questo carinissimo portafogli Accesorize!
E poi mio papi, come ogni anno, mi ha regalato un profumo. Quest’anno gli ho chiesto Acqua di gioia di Giorgio Armani. Non lo avevo mai provato, poi qualche tempo fa ero in profumeria e me hanno spruzzato un po’ addosso a tradimento. Non mi sono arrabbiata solo perché mi è piaciuto davvero tanto. Così quando papà mi ha chiesto se avevo qualche preferenza, non ho avuto esitazioni. Avrei voluto continuare con Rose The One di D&G ricevuto e amato lo scorso anno, ma la tentazione di provarlo era tanta. Così anno nuovo profumo nuovo.
Faccio cose, vedo gente…
La mostra di per sé è ben organizzata. Le prime sale raccolgono lettere e scritti del pittore, nonché articoli dedicati a lui e alle sue opere; segue una sala con fotografie della sua famiglia e del suo lavoro, con un focus sulla sua opera più celebre, Guernica, esposto al Reina Sofia di Madrid, che io ho avuto modo di vedere tante di quelle volte che ormai mi è rimasta impressa negli occhi e nel cuore. Infine si parte con la mostra vera e propria. Si scorre tra saloni dedicati a tutto il percorso artistico di Picasso, dagli albori passando per cubismo, surrealismo, i suoi periodi rosa e blu e le sue innumerevoli incursioni nelle varie sfaccettature artistiche dell’epoca contemporanea.
Alla fine si esce da Palazzo con un senso di insoddisfazione, come se in una mostra che all’apparenza sembra molto ben organizzata, manchi in realtà qualcosa, quel pizzico in più che la rende indimenticabile. A ogni modo, se vi trovate a Milano, consiglio di non perdervela. Un giro a spasso con l’arte non bisogna negarselo mai.
Il video del mese
Non poteva essere altrimenti. Si tratta di quella genialata creata da Sio, fumettista e artista degli Scottecs Comics che da qualche mese a questa parte ci delizia sul tubo con video parodia delle canzoni più cantate del momento tradotte malamente da Google translate e animate dalle sue simpatiche vignette. Sul suo canale ci sono Only the horses, Call me maybe, Gangnam Style e, in pieno periodo natalizio, anche Jingle Bells. Risate assicurate!
La musica che mi frulla in testa
Ormai è droga pura. Sono entrata nel tunnel di Malika. Dopo Tre cose, la cantante mi ha conquistato anche con Il tempo non inganna. La trovo una canzone elegante e delicata, come solo lei sa fare, e nel testo rileggo me stessa in più punti. Vabeh, è ossessione.
E anche per questo mese è tutto. Buon Gennaio 2013 a tutti!